PALERMO – Dopo il murale di Giulio Rosk, “La ragazza del futuro” che raffigura il volto di Gaia, una bambina del quartiere dello Sperone, il difficile quartiere palermitano continua a riempirsi (e abbellirsi) di street art.
Un altro murale (il quinto per la precisione) campeggia in un edificio all’angolo tra via XXVII maggio e passaggio Verro Bernardino, nello spazio antistante la palestra Valentino Renda. L’opera dal titolo ‘Peace not war’ é dell’artista salentino Francesco Ferreri in arte CHEKOS ed é stata presentata ieri sera nel quartiere attraverso la Visual Art Experience di Odd Agency, già svoltasi a Lecce il mese scorso; e con cui lo Sperone ha istituito quest’alleanza creativa.
Il progetto ‘Sperone 167’, nasce dalla sinergia tra l’artista siciliano Igor Scalisi Palminteri, Afea Art&Rooms, struttura ricettiva ed incubatore artistico del capoluogo siciliano e l’artista salentino CHEKOS della 167/B Street, laboratorio urbano leccese. E coinvolge anche gli Istituti Comprensivi dei due quartieri periferici e popolari, ovvero lo Sperone di Palermo e il 167 di Lecce appunto, e nello specifico l’Istituto “Sperone – Pertini” di Palermo e l’Istituto “P. Stomeo – G. Zimbalo” G. Stomeo – P. Zimbalo” di Lecce.
Un grandissimo intervento di riqualificazione urbana attraverso la street art, lo Sperone, nel giro di pochissimo tempo sta diventando un museo a cielo aperto.
“Sì, è il quinto murale – dice Antonella Di Bartolo, dirigente scolastica dell’Istituto Sperone-Pertini di Palermo – dal 2019 c’è stato questo cambio di passo sul quartiere. Dal 2019 abbiamo intrapreso questo percorso, questo è il quinto murale ma non l’ultimo perché dietro c’è un pensiero, non sono cose estemporanee ma nascono dalla voglia di raccontare il quartiere in maniera, se vogliamo, differente rispetto a come è emerso finora nelle cronache; non per negare la realtà e i problemi che ci sono ma anche per puntare l’attenzione sulle tantissime potenzialità di questo quartiere, che merita attenzione e cura. Quindi cerchiamo di fare emergere anche altro, senza negare ovviamente i bisogni ma anche i desideri del quartiere, che ha voglia di autodeterminarsi e di credere in un presente e in un futuro diverso”.
L’opera è stata presentata attraverso la Visual Art di Odd Agency, che lo aveva fatto anche lo scorso 28 marzo con il murale di Igor Scalisi Palminteri, “L’Amore non è amato”, quando l’artista si era recato lì per dialogare con gli abitanti del 167 di Lecce. “Il progetto è nato con un pensiero ed è giusto evidenziarlo dall’idea creatrice di Igor Scalisi Palminteri, Chekos e di Afea Art&Rooms – continua la preside Di Bartolo – loro sono i veri ideatori e poi immediatamente hanno riconosciuto nelle due scuole gli interlocutori perché noi facciamo comunità ogni giorno. Questo era un progetto di gemellaggio tra comunità e ovviamente quale comunità più radicata nei territori c’è se non la scuola. E poi in questo progetto si sono uniti tanti altri ‘ospiti’ (artisti) anche inattesi. È stato proprio uno scambio culturale, un progetto di gemellaggio di artisti, di scuole, di comunità, associazioni che hanno sposato il progetto e tanti altri compagni di viaggio che hanno creduto in questo come Odd Agency, che tra l’altro è una realtà palermitana, ed è bello che si creino occasioni di eco, di belle risorse che noi abbiamo e che vanno fatte conoscere. Palermo è caleidoscopica e pensiamo che tutti i colori e le voci debbano essere raccolte, per liberarci da una narrazione distorta della realtà, senza però distogliere lo sguardo dalle situazioni reali”.
L’intero progetto sarà raccontato attraverso un documentario per la regia di Davide Currao insieme al suo team, con il supporto tecnico di Cinnamon, e già in fase di realizzazione.