Vivere la terza età, l'incontro| all'Ipab Monsignor Ventimiglia - Live Sicilia

Vivere la terza età, l’incontro| all’Ipab Monsignor Ventimiglia

Soddisfatto per la partecipazione il presidente dell’Istituto, Federico Aquilotti, che si è soffermato sull’importanza per la popolazione anziana di trovare punti di riferimento sul territorio, come lo storico istituto di piazza Bovio.

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Dal Viale del tramonto alla riscossa della terza età. Salute e stili di vita sono stati al centro del seminario dedicato alla terza età che si è tenuto ieri pomeriggio all’Ipab Monsignor Ventimiglia di Catania, organizzato dall’AIES Sicilia, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, con l’obiettivo di avviare una serie di iniziative volte a promuovere l’attività fisica e la partecipazione alla vita sociale degli anziani ospiti dello storico istituto, non solo in “passeggiate” ma anche in “iniziative culturali”. “Questi seminari sono progettati per educare gli anziani ad avere cura di se stessi, migliorando il proprio stile di vita, ma anche per stimolarli a considerarsi una risorsa della società – ha spiegato Umberto Privitera, responsabile dei Corsi di educazione alla salute dell’Azienda Ospedaliera “Cannizzaro di Catania”, relatore principale dell’incontro.

Secondo Privitera, la prima cosa da superare è la definizione. “L’anzianità è una definizione burocratica – ha continuato – non biologica. Quello dell’anziano è un mondo complesso – ha proseguito – il senior è una persona attiva, che fa volontariato, che riesce ad avere una vita sociale, se però le condizioni glielo permettono. Le attività svolte dall’istituto Ventimiglia sono, da questo punto di vista, estremamente utili per mantenere giovani gli ospiti dell’istituto, attraverso numerose attività volte proprio a mantenere in esercizio corpo e mente. Senza posti come questo, quale alternativa avrebbero? La panchina della piazza o il tavolino del bar. In questo modo si rischia l’isolamento, la solitudine, la depressione. Questo fa sentire i senior vecchi – ha concluso. Il seminario di ieri è il primo di una serie di iniziative articolate. “Abbiamo iniziato con le passeggiate culturali di salute ­– ha evidenziato Enzo Cacopardo – per passare ai seminari. Siamo partiti da qui, ma abbiamo intenzione di ampliare il raggio di azione”.

Soddisfatto per la partecipazione il presidente dell’Istituto Monsignor Ventimiglia, Federico Aquilotti che si è soffermato sull’importanza per la popolazione anziana di trovare punti di riferimento sul territorio, come lo storico istituto di piazza Bovio. “Sono contento dell’ampia partecipazione da parte dei nostri ospiti – ha commentato – che dimostra come gli anziani abbiano voglia di partecipare e di imparare. Mi preme però sottolineare – ha continuato – come questa consapevolezza non sia condivisa dagli amministratori che pensano di tagliare i pasti che serviamo ai nostri anziani, non comprendendo che, in questo modo, si vanno a intaccare tutte le attività che noi organizziamo e, in generale, il percorso di condivisione e socialità che per i nostri ospiti rappresenta l’intera giornata. Un taglio – ha concluso – che interviene in una situazione socio culturale drammatica che vede l’emersione di nuove povertà. Quindi si assiste al paradosso del taglio delle risorse ai settori che invece andrebbero incrementati. L’iniziativa è stata supportata anche dall’Associazione “Cittaviva” – Onlus.


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