Vogliono investire in Sicilia |Ma restano in anticamera - Live Sicilia

Vogliono investire in Sicilia |Ma restano in anticamera

C'è un'azienda che vuole spostare la sede nell'Isola e "regalare" 5 milioni di imposte all'anno alla Regione. In cambio chiede la ristrutturazione di un immobile. Ma all'appuntamento a Palazzo d'Orléans, l'amministratore delegato rimane ad attendere. E se ne va. La Regione: "Polemica sterile, li aiuteremo".

Il caso Almaviva
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L’offesa era dietro la porta. Ma dalla parte sbagliata. Perché la delegazione di Almaviva, l’azienda leader nel campo dei call center in Europa, non era nella stanza del capo della segreteria tecnica del presidente della Regione Stefano Polizzotto, ma nella sua anticamera. Così, alla fine, dopo un’attesa durata alcune ore, l’amministratore delegato dell’azienda, Andrea Antonelli, ha deciso di ripartire e rinunciare all’appuntamento. L’ennesimo.
Già, perché Almaviva chiede da tempo un appuntamento alla Regione. Lo chiede già dai tempi della presidenza Lombardo e continua a chiederlo adesso che al vertice di Palazzo d’Orléans c’è Rosario Crocetta. Oggetto della richiesta, uno scambio allettante: che la Regione contribuisca alla ristrutturazione dell’immobile che Almaviva ha preso in affitto dall’Immobiliare Strasburgo in via La Malfa, a Palermo, in cambio del trasferimento della sede sociale in Sicilia. Se il finanziamento fosse del 100%, la ristrutturazione costerebbe 7-8 milioni alla Regione. Ma se Almaviva si spostasse a Palermo, nelle casse della Regione entrerebbero 5 milioni in più di imposte ogni anno. In un anno e mezzo, l’investimento rientrerebbe.
Il caso, ieri, è esploso con una nota di Confindustria Palermo. Che lancia l’allarme-fuga: “Il caso – attacca l’associazione degli industriali – giace sui tavoli di Palazzo d’Orléans da circa tre anni. Un ritardo grottesco, visto che già tre anni fa l’inerzia della presidenza ha costretto i vertici dell’azienda a trasferire in Calabria i propri piani di investimento e la Sicilia ha perso l’occasione di 1.200 nuovi posti di lavoro. Ora il rischio di una fuga dalla Sicilia”. A rincarare la dose, ponendo l’accento anche sul rischio che i seimila dipendenti palermitani vengano trasferiti o licenziati, il deputato regionale di Fratelli d’Italia Salvino Caputo: “Ritengo non più rinviabile un pronunciamento del governo sulla vicenda Almaviva – ha scritto qualche giorno fa in una nota – ed ecco perché oltre al’audizione in commissione è necessario un dibattito in aula alla presenza del presidente della Regione e degli assessori competenti”.
Polizzotto, però, getta acqua sul fuoco. “Nessuno è stato abbandonato a se stesso – dice il capo della segreteria tecnica di Crocetta – Ieri si è semplicemente verificato un disguido: a causa di alcuni ritardi sugli aerei, la riunione precedente è durata troppo. La delegazione di Almaviva aveva l’aereo in partenza ed è andata via. È solo una polemica sterile”. Tanto più che, secondo Polizzotto, la soluzione è dietro l’angolo: “Attraverso i fondi per lo sviluppo – afferma – verremo incontro alle richieste dell’azienda”. Prima che un altro aereo porti via un altro investimento dalla Sicilia.

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