Volontariato a Catania, Volunteers raccoglie 2 tonnellate di cibo

Volontariato, gli studenti di Volunteers raccolgono 2 tonnellate di cibo

Nella spesa solidale coinvolte mille persone

CATANIA – Volunteers fa breccia tra gli universitari catanesi: 1000 volontari e due tonnellate di beni raccolti alla prima spesa solidale! Essere un giovane a Catania vuol dire aver ormai fatto il vezzo col laconico sottofondo di telegiornali, radio, social, ridondanti di notizie non incoraggianti sulla realtà che ci circonda.

Le notizie servono. Servono a stimolare un sentimento di rivalsa sociale volto a migliorare ciò che non va, anche se talvolta hanno l’effetto opposto di creare un clima di rassegnazione nella comunità, tutto sta nella predisposizione con cui le si recepisce.

Il progetto di volontariato

La scelta che il progetto di Volunteers si è trovata davanti al momento della sua fondazione è proprio questa: crogiolarsi nella convinzione indotta di un tessuto sociale incapace di migliorarsi oppure offrire una scintilla di speranza fiduciosi che i propri concittadini abbiano la benzina necessaria per far divampare un incendio di solidarietà?

Quanto accaduto nel pomeriggio del 17 aprile 2024 ha ribadito che per Volunteers non esiste altra opzione che la seconda proposta. Volunteers nasce quasi per gioco, tra i liceali catanesi, da un’idea di Padre Miguel Cavallè Puig e Vittorio Torrisi, un gioco così divertente da invogliare gli ormai universitari, cresciuti con questo progetto nelle loro scuole superiori, ad esportarlo ben al di fuori della provincia etnea, raggiungendo Milano, Roma ed infine Trento.

Adesso che è appurato che di un gioco non si tratta più, ha un che di romantico, quasi poetico, che Volunteers ritorni dove tutto è iniziato, a Catania. Anche qui, il progetto ha ritrovato dei ragazzi cresciuti, dei ragazzi con cui è cresciuta, che proseguono i propri studi all’Università di Catania, soltanto che quei ragazzi oggi si sono moltiplicati, a dismisura.

La spesa solidale

Sono arrivati a circa un migliaio di volontari, capaci di raccogliere con una spesa solidale ben due tonnellate di beni di prima necessità destinati alle suore di Madre Teresa di Calcutta, che ogni giorno danno da mangiare a moltissimi bisognosi di Catania e provincia.

La giornata è iniziata con l’intento di coinvolgere solo universitari, ma la forza del divertimento e dei sorrisi si è spinta – in pieno stile Volunteers – ben oltre i confini territoriali. Dal catanese, all’inglese fino persino ad americani, tra coloro che si sono fermati a dare il proprio contributo. Quello che era un progetto apolitico universitario si è trasformato in un progetto umanitario.

Due tonnellate, duemila chilogrammi, scatoloni stracolmi di beni, ma soprattutto di bene, da recapitare a chi in questo momento ne ha estremo bisogno. La città rossazzurra ha aggiunto un colore, l’arancione che dal corso Italia, tramite via Martino Cilestri al Borgo fino a via Androne, alle spalle di Villa Bellini e piazza Stesicoro, ha creato una rete di supermercati unita dalla disponibilità a fare pura solidarietà.

Il coordinamento provinciale di Volunteers, nelle persone di Ivan Barone, Giulio Arena, Carmine cocimano, Francesca Sposito, Giulia Ferro, Filippo Rizzo, Gianmarco Chisari, Alfio Russo, Federica Martines, Greta Caniglia, Giulia Spampinato e Antonio Pecora, esprime piena soddisfazione, gratitudine, oltre che il senso di realizzazione scaturito dall’aver constatato che organizzare delle iniziative del genere a Catania è – più che – possibile.


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