TRAPANI – Ha preso il via a Trapani, dinanzi al giudice monocratico, il processo per voto di scambio a carico dell’ex senatore del Pd Nino Papania ed altre sette imputati. Secondo l’accusa il reato sarebbe stato consumato nel corso delle ultime elezioni amministrative di Alcamo che hanno portato all’elezione del sindaco Sebastiano Bonventre, con una differenza di circa 50 voti dallo sfidante Nicolò Solina. Il riconteggio delle schede, effettuato dalla Prefettura nelle scorse settimane, a seguito di un ricorso di Solina, ha incrementato di una ventina di voti il distacco con il sindaco eletto e non avrebbe fatto emergere alcun elemento evidente di segni di riconoscimento sulle schede votate. Solina ha chiesto di costituirsi parte civile, come pure il gruppo politico a cui fa riferimento, Abc, il Comune di Alcamo e 82 cittadini. Alla costituzione di parte civile degli 82 elettori si è opposto il legale di fiducia dell’ex parlamentare, avvocato Vincenzo Catanzaro. Prossima udienza il 27 ottobre.
Secondo l'accusa il reato sarebbe stato consumato nel corso delle ultime elezioni amministrative di Alcamo.
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