CATANIA – Wind Jet: le speranze tradite degli ex dipendenti. Gli ultimi tasselli del puzzle li stanno mettendo insieme a distanza di anni attraverso la lettura dei quotidiani. La fine del gigante con i piedi di argilla, la compagnia low cost Windjet, gli ex dipendenti la stanno rivivendo giorno dopo giorno. Sono più di quattrocento le persone in cassaintegrazione da agosto del 2012 che hanno messo da parte la speranza di tornare a lavoro. Non sono bastati i sit-in, nelle strade della città etnea non si sono riversate centinaia di persone come è avvenuto con il Calcio Catania. Eppure la storia di queste famiglie racconta tanto di una città che aveva creduto in una grande azienda.
Luigi (nome di fantasia) lo ricorda bene. E’ il 2009 quando entra in Windjet con un contratto a tempo determinato, rinnovato dopo sei mesi. Si occupa dell’area tecnica, “il pronto soccorso” dell’azienda. Prima lavora sul campo, poi passa in ufficio. Tutto fila liscio, o quasi. “I problemi della compagnia erano nati prima del mio ingresso in azienda”, spiega Luigi parlando “dell’incidente accaduto all’aeromobile sulla pista di Palermo”. Non si è trattato di una doccia fredda. “Le voci di corridoio erano insistenti”. “Si respirava un’aria pesante” ma si provava a non pensare al peggio.
Un altro elemento contribuiva alla confusione: la discrepanza tra le voci sulle difficoltà economiche e gli aerei pieni. “Sapevamo che l’azienda era al limite e tentava di rimanere a galla ma era impossibile che la compagnia fosse in perdita considerato che vendevamo i voli, era tutto pieno cinque o sei mesi prima”, ricorda Luigi. “Le configurazioni degli aeromobili erano fatte in modo tale da ospitare quante più persone possibili e i voli erano continui e affollati di viaggiatori”. Qualcosa inizia a non tornare quando la compagnia “cerca di legarsi” ad Alitalia, un’operazione appresa dai media. “Intuivamo che c’era qualcosa sotto”.
La storia del calvario degli ex dipendenti si caratterizza anche dalla parziale assenza dei sindacati (“da noi considerati come l’ultima spiaggia”). Per lo meno “per il personale di terra”. “I sindacati arrivano negli ultimi mesi per noi, diverso il caso del personale di volo con altri contratti e maggiori tutele”, racconta Luigi. Siamo nell’aprile del 2012 e arriva la cassa integrazione, prima “per tutto il personale di volo e più della metà di quello di terra”. “Una manciata di persone, me compreso, rimangono momentaneamente dare supporto”. I traghettatori alla fine seguiranno le orme dei colleghi. Alla fine di agosto arriva la cassaintegrazione anche per Luigi. “In Sicilia abbiamo avuto Air Sicilia durata pochissimo, su Windjet abbiamo nutrito molte speranze sapendo chi era il presidente ci aspettavamo un minimo di rigore in più, ma i fatti ci hanno smentiti”.
Così l’orizzonte dei lavoratori si ferma ai quattro anni di cassa integrazione. “Un decreto che scade ogni sei mesi e va rinnovato di volta in volta”. “Siamo aggrappati al rinnovo”, dice Luigi che ha una figlia. E una certezza: “Non penso che la mia famiglia si allargherà ulteriormente vista la situazione”. Luigi quasi non si sorprende dei problemi incontrati dall’Inps per il versamento del fondo volo, parte della cassa integrazione, per il mancato versamento di alcuni contributi da parte dell’azienda in crisi. Un fatto che “pesa soprattutto sui responsabili di area” e dipende “dalla mansione e dal livello contrattuale”. “Per me cambia poco”.
La sorpresa dunque non c’è anche perché Luigi ricorda “i problemi di alcuni colleghi che lasciarono prima la compagnia e attesero tantissimo prima di recuperare il Tfr lasciato in azienda”. Rimane tanta amarezza. “Oggi dopo tre anni rimango distante, abbiamo fatto delle proteste per dare una scossa, accendere un faro ma questo non ci ha aiutato: è stato come combattere contro i mulini a vento perché i risultati non sono arrivati”. Il tutto condito da insana indifferenza (“le nostre manifestazioni non interessavano a nessuno”) e da brutte sorprese (le notizie sul Calcio Catania ci hanno buttato a terra). Progetti e speranze non hanno spiccato il volo.