Serata ricca di emozioni quella di Best in Sicily 2021, il riconoscimento dedicato alle eccellenze del gusto e dell’ospitalità firmato Cronache di Gusto. Durante la cerimonia di premiazione, tenuta al Teatro Vittorio Emanuele II di Messina il 13 dicembre, sono state premiate 12 realtà del territorio.
Grande trionfo per la provincia di Catania, che ha visto ben 5 categorie premiate, seguita da Messina con 3 premiati e da Palermo, con 2.
Miglior ristorante il Votavota di Marina di Ragusa, degli chef Giuseppe Causarano e Antonio Colombo.
Siamo andati a trovarli nella loro “casa” fronte mare. Al nostro arrivo troviamo un locale accogliente, luminoso, semplice ed elegante allo stesso tempo. Le ampie vetrate proiettano in una dimensione piena di luce e di calore, una dimensione onirica da un lato, familiare dall’altro.
Il personale di sala, tutto al femminile, è gentile e professionale e, soprattutto, molto attento.
Una volta accomodati, rimaniamo affascinati da un duplice colpo d’occhio: la proiezione diretta sul mare e una cucina a vista che sembra quasi essere parte integrante della sala. Una cucina che potremmo definire silenziosa, pacata, che non lascia trapelare odori e “rumori”. Una cucina che “non ha nulla da nascondere” per citare le parole di Antonio Colombo, uno dei due proprietari e Pastry Chef del ristorante.
Prima di pranzo, scambiamo due chiacchere con l’altro socio, lo chef Giuseppe Causarano, che ci racconta la storia e la filosofia di questo bijou nel cuore di Marina di Ragusa.
Giuseppe, 36 anni, si definisce il più “anziano” del gruppo. Quella del Votavota è, infatti, una realtà che vede protagonisti i giovani, amanti della Sicilia e promotori della sua essenza.
Ed è proprio l’amore per la Terra il fil rouge che percorre tutto l’operato dei due chef: dalla scelta delle materie prime, all’elaborazione dei menù, alle selezioni dei prodotti che valorizzano i piccoli produttori locali. Il legame con il mare lo ritroviamo sin dalla scelta del nome: Votavota è, infatti, un nome proveniente da un antico metodo locale di pesca a strascico, legato ai ricordi di infanzia di Chef Causarano.
Dopo una prima esperienza insieme all’interno di uno stabilimento balneare a Sampieri, Giuseppe e Antonio, forti dell’immediato successo riscontrato, aprono Votavota nel 2017.
«Inizialmente eravamo in cinque: io, Antonio e altri tre ragazzi – racconta Causarano – non avevamo molto in termini di materia, ma custodivano grandi sogni nel cuore. L’anno dopo siamo diventati trentadue».
Una cucina contemporanea, quella del Votavota, che volge lo sguardo all’innovazione senza, tuttavia, dimenticare le origini, con grande rispetto per la stagionalità del mare e della terra.
«Credo fortemente che uno chef debba essere al servizio della materia che lavora e non del proprio ego – ha detto Causarano – solo così si possono valorizzare davvero i frutti che la Terra ci regala. Ecco perché il nostro menù è in continua evoluzione, i piatti che si possono trovare oggi sicuramente non saranno gli stessi tra due mesi. Per fare un esempio, non ho necessità di usare a tutti i costi un tonno rosso quando ho la possibilità di utilizzare una palamita, un’alalunga, un’acciuga.»
Una cucina immediata, al servizio di quello che la stagionalità offre, che pone l’accento sul tempo e il territorio, dal mercato ortofrutticolo di Scicli a quello ittico di Donnalucata. E ancora Iblei, Portopalo, Acitrezza, tutto squisitamente volto alla valorizzazione del Mediteranneo, della campagna e della Sicilia intera.
E non ci si ferma, al Votavota, nemmeno durante la pandemia.
«Nel periodo del lockdown abbiamo creato un orto di quasi 5000 metri, – continua Causarano – non solo per tenerci impegnati ma anche per salvaguardare gli stipendi dei ragazzi. Siamo andati letteralmente a zappare la terra. Ne è venuto fuori un orto che si ritrova, periodicamente, nel nostro menù.»
E, a proposito di menù, decidiamo di assaporare qualche portata, lasciando agli chef la libertà di scegliere il percorso gastronomico in cui condurci.
Benvenuto dello chef
Iniziamo con la carta musica con burro d’olio e una punta di acciuga, polpettina di gambero bianco su una maionese al wasabi, cozza gratin profumata al marsala “Vecchio Samperi” di Marco De Bartoli. Ci viene servito un pane caldo, profumatissimo, fatto con farina di grano russello. Accanto una focaccina con caciocavallo di Cammarata e grissini al pepe di Sichuan, accompagnati da un assaggio di olio Mandravecchia, di Modica, ottenuto da cultivar di moresca e verdese. Esplosione di gusto con il paninetto cotto al vapore, farcito con palamita affumicata, zenzero candido e burro della Normandia.
“Seppie e Tartufo”
Seppia di Donnalucata e tartufo nero “Uncinatum” di Palazzolo Acreide: un connubio perfetto ed equilibrato tra Nettuno e Cerere, mare e terra. La seppia è leggermente marinata e ha una consistenza morbida, quasi setosa. La spolverata di tartufo ibleo, eseguita al tavolo, completa egregiamente il piatto, donando al palato una sensazione gustativa eccellente.
Spaghettone affumicato burro e alici
È una pasta cotta in un brodo affumicato, mantecata con burro di malga e alici. Queste ultime vengono lavorate, tra salmistratura e affumicatura, totalmente dallo chef. Quel mare che, da subito, ha travolto il nostro sguardo, lo ritroviamo seduti a tavola assaporando questo piatto, con un gusto ricercato che ammalia le papille gustative.
Prima di passare al dolce, facciamo due chiacchere anche con Antonio Colombo.
«Essere eletti miglior ristorante da Best in Sicily è un’emozione indescrivibile. Ma non è solo quello. Insieme a noi vengono premiati i giovani, quelli che credono nel nostro territorio e lavorano sodo per rimanervi. Credo che questo riconoscimento sia arrivato al momento giusto, ci ha donato una grande carica.»
Su queste note di gioia e gratitudine ci viene servito il dessert, un trionfo di arte e colore per la vista, di sapore e delizia per il palato.
Si tratta de “Il funghetto”, un dolce che esprime in pieno l’atmosfera autunnale siciliana. È una mousse al carrubo con crumble alle nocciole e cioccolato, meringa al carrubo, ganache alle nocciole e cioccolato al latte, salsa ai frutti di bosco, sorbetto di carote, arance e carote candite.
Gran finale con la degustazione, offertaci da chef Colombo, delle prelibatezze dolciarie da lui prodotte, che vengono fuori da graziosi contenitori, rimandando a una dimensione giocosa e quasi fiabesca. Dai macarons al lampone e limone ai bignè con crema alla vaniglia, dai simpatici biscottini di pan di zenzero ai torroncini di mandorla e pistacchio aromatizzati agli agrumi. E ancora dei tartufini al cioccolato fondente e rum e al cioccolato bianco e cocco.
Due imprenditori, Giuseppe e Antonio e, prima di tutto, due ragazzi. Con talento, entusiasmo e voglia di fare. Il cui merito è anche quello di aver saputo creare un ambiente lavorativo dove la dominante è qualcosa che, spesso nelle aziende, viene a mancare: il fattore umano. Armonia, rispetto e profondo garbo si respirano sia in sala che negli angoli più remoti del “dietro le quinte”.
Un valzer di gusto, quello della cucina del Votavota, un flusso artistico intessuto di viaggi, sinergia e ricerca. E, soprattutto, di Sicilia.
Ecco tutti i premiati Best in Sicily 2021 Miglior Produttore di Vino Mario Paoluzi I Custodi delle Vigne dell’Etna Castiglione di Sicilia (Ct) Migliore produttore di Formaggio Luisa Costanzo Randazzo (Ct) Migliore Macellaio Vito Di Benedetto I Sapori Castellammare del Golfo (Tp) Miglior Birrificio Artigianale Epica Sinagra (Me) Migliore Azienda Conserviera Testa Conserve Catania Migliore Fornaio Valeria Messina Forno Biancuccia Catania Migliore Pastificio Artigianale Feudo Mondello Monreale (Pa) Migliore Pizzeria L’Orso Messina Migliore Trattoria Osteria del Maiale Nero Raccuja (Me) Migliore Albergo
Unìco Palermo Miglior Ristorante Votavota Marina di Ragusa Migliore Comune per l’Enogastronomia Linguaglossa.