Zamparini: "Palermo, che sorpresa | Ed ora regalami un Natale sereno" - Live Sicilia

Zamparini: “Palermo, che sorpresa | Ed ora regalami un Natale sereno”

Il presidente rosanero ammette di essere rimasto favorevolmente colpito dal ruolino di marcia mantenuto nelle ultime giornate dagli uomini di Iachini e, intervistato da LiveSiciliaSport, svela quanto accaduto dopo Empoli: "Ho ragionato, dialogando con squadra e mister. I risultati, ora, ci danno ragione". Poi esprime un desiderio: "Sotto l'albero mi piacerebbe trovare la continuità di rendimento".

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PALERMO – Entusiasmo ed equilibrio. Maurizio Zamparini si gode un Palermo che marcia spedito verso quota venti punti, obiettivo di metà stagione che dista appena tre lunghezze quando mancano ben sei gare al giro di boa. E pensare che l’avvio di campionato della formazione di Iachini era stato più nero che rosa, come sottolinea il numero uno del club di viale del Fante nell’incipit dell’intervista rilasciata a LiveSicilia Sport: “Il rendimento della squadra nelle ultime settimane mi sta positivamente sorprendendo. Soprattutto se consideriamo che nelle prime sei gare della stagione sono arrivati appena tre punti. I successivi 14 ottenuti nello spazio di sette partite, invece, dimostrano come sia avvenuta un’invensione di tendenza ora sotto gli occhi di tutti”.

Un cambio di passo che non è figlio del caso, bensì di un lavoro quotidiano a cui si è deciso di garantire continuità e che ha trovato nel recupero e nell’inserimento di alcune pedine fondamentali la mossa che ha portato alla luce le reali potenzialità di una squadra forse inizialmente sottovalutata da tifosi e addetti ai lavori. Ma piuttosto che dare addosso a chi non credeva nel suo Palermo, Zamparini preferisce focalizzare l’attenzione sugli accorgimenti che hanno consentito il repentino cambio di marcia: “Con il rientro dei titolari in difesa e l’inserimento di Maresca in mezzo al campo abbiamo tenuto un passo da qualificazione europea. Anche prendere confidenza con la serie A ci ha dato una mano. Le prime giornate sono state un periodo di rodaggio, poi i valori della squadra sono usciti. E adesso i risultati ci ripagano”.

La “rivoluzione bianca” è giunta dopo Empoli. E Zamparini, a distanza di quasi due mesi da una sconfitta che, per un’imperscrutabile legge del paradosso, si è rivelata salutare per il prosieguo della stagione del Palermo, svela quanto accaduto: “Dopo Empoli, al contrario di quanto fatto in passato, ho voluto analizzare la situazione con lo staff, facendo poi delle valutazioni personali. La mia intenzione era quella di vedere con i miei occhi l’operato della squadra, per cui ho portato i ragazzi a casa mia con il preciso scopo di stare al loro fianco e di trovare la panacea ai nostri mali. Ho dialogato con la squadra, ho parlato in separata sede con il mister. Volevo capire cosa non andava, non riuscivo a dare una spiegazione ad un tracollo che palesava una situazione preoccupante. Il gruppo ha fatto quadrato, la società ha operato mediante scelte precise. A pagare è stato il direttore sportivo che non aveva un grande feeling con tecnico ed ambiente. I fatti hanno dato ragione alle scelte compiute”.

Innegabile, anche i numeri confortano la tesi di Zamparini. Da cinque gare il Palermo marcia a ritmo di Champions, con undici punti conquistati senza mai cedere il passo all’avversario di turno. Soltanto la coppia di regine composta da Juventus e Roma ha fatto meglio, ma al contrario delle prime due della classe i rosa in questo ultimo scorcio di torneo non hanno mai perso. Un dato, questo, che va ad impreziosire un’annata già ricca di soddisfazioni: il prepotente ritorno in serie A, il record di punti, la scoperta e la valorizzazione di alcuni talenti strappati alla diffidenza dell’ambiente. Il patron, adesso, spera di continuare a sorridere sino al termine di questo straordinario 2014, ed esprime un desiderio per il Natale oramai alle porte: “Come regalo sotto l’albero mi piacerebbe trovare la continuità di rendimento della squadra. Spero che i ragazzi non si fermino proprio sul più bello. I segnali arrivati nelle ultime settimane sono incoraggianti, penso ad esempio all’ultima gara vinta ai danni del Parma: in altre circostanze una partita del genere l’avremmo perduta malamente, domenica invece abbiamo raccolto tre punti nonostante il gol agghiacciante incassato in contropiede (ride, ndr). Un successo che mi ha riempito di gioia”.

Alla vigilia delle feste, però, il Palermo è atteso da alcuni confronti che potrebbero cambiare il destino di una stagione iniziata con l’intento di ottenere una salvezza senza patemi ma che potrebbe regalare alla squadra di Iachini qualcosa di più dolce. Un’aspirazione che si pronuncia sottovoce, un sogno sussurrato senza dar fiato ad alcuna fanfara trionfalistica, giusto lo spazio di una dichiarazione secca: “Dipende da come procederemo nelle prossime settimane”. La retrocessione, notte di una gestione decennale luminosa, ha portato consiglio. Meglio pensare tappa per tappa. Il presente si chiama Torino, avversario ostico di cui Zamparini non si fida: “E’ una gara da prendere con le molle, contro un avversario reduce da una cocente sconfitta nel derby. Io, però, mi aspetto un Palermo coriaceo, combattivo, in grado di ripetere l’ottima prestazione sfoderata a Marassi contro il Genoa. Sono sicuro che riusciremo a dare filo da torcere ai granata, nonostante l’assenza di due pedine importanti per la squadra come Barreto e Vazquez”.

In chiusura d’intervista il patron regala la prima certezza di mercato: a gennaio Makienok lascerà la Sicilia. In forse anche il futuro di Joao Silva, l’esplosione di Dybala e la conferma in massima serie di Vazquez rischia di non lasciare neppure le briciole agli altri componenti del parco attaccanti, Belotti escluso:  “Makienok andrà certamente via. Dispiace perché si tratta di un bravissimo ragazzo, purtroppo non è riuscito ad ambientarsi, oltre ad avere qualche problema con la moglie. Sono questi i motivi che stanno determinando questa scelta. Su Joao Silva si stanno facendo delle valutazioni, il punto è che non può scegliere nessun altro club diverso da quello d’origine. Per cui non è da escludere che possa rimanere come supporto ai titolari”.


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