PALERMO – L’ammissione che riaccende le speranze dei tifosi del Palermo. Maurizio Zamparini ha incontrato una cordata cinese nella giornata di ieri. A rivelarlo è lo stesso patron rosanero: “Ieri ho incontrato una cordata cinese, ma ho avuto anche un’offerta da un italoamericano di origini siciliane e mi incontrerò con Tacopina che verrà in Italia. Penso che i cinesi vogliano che io rimanga alla guida per consolidare la gestione e io sono disponibile a farlo, purché non mi lascino la poltrona di presidente – spiega al Giornale di Sicilia -. Per il resto sono pronto a tutto pur di dare una mano, mettendo a disposizione l’esperienza mia e di Foschi”. La cordata cinese vuole il Palermo, puntando anche alla costruzione dello stadio e del centro sportivo. Si tratterebbe di un colosso immobiliare che si occupa di costruzioni e si potrebbe arrivare a una stretta nel giro di due o tre mesi, tuttavia il passaggio chiave riguarda una lettera di interesse che il club di viale del Fante attenderebbe nei prossimi dieci giorni. A rivelarlo il quotidiano La Repubblica, secondo cui, la cordata starebbe guardando i conti per verificare reale fattibilità dell’affare. Pertanto, il Palermo starebbe valutando una doppia strategia di mercato: i famosi dieci milioni di Zamparini per l’estate in attesa di investimenti cospicui a gennaio con i cinesi pronti a intervenire.
E a proposito di mercato, certamente non arriverà nessuno prima del ritiro. Lo ammette sempre il patron: “Che io sappia non arriverà nessuno dal calciomercato, prima del ritiro. Foschi però ha sotto osservazione diversi giocatori – afferma Zamparini al Giornale di Sicilia -. Se il Milan non riesce a fare mercato, così come l’Inter, figurarsi il Palermo. Hanno preso un giocatore a testa e noi abbiamo preso Embalo. Abbiamo dei giovani che ci piacciono e altri che arriveranno. Stiamo costruendo il Palermo del futuro con calma e serenità. Abbiamo degli obiettivi precisi ma non dobbiamo avere fretta. Ho ricordato a Foschi quando, quattro o cinque anni fa, la Fiorentina si presentò in ritiro con undici giocatori. A fine anno arrivò quarta. Serve tranquillità e la serenità per aspettare le occasioni migliori. Sappiamo cosa ci serve. L’obiettivo è quello di fare una squadra competitiva con i mezzi che abbiamo, che non sono quelli per vincere lo scudetto, magari imitando quanto fatto dal Leicester in Inghilterra. Io non ho più la possibilità di mettere soldi nel Palermo e per questo continuo a cercare investitori stranieri”.
Mercato che, in questo momento fa rima con partenze e cessioni: “Qualcuno sta cercando di speculare sulla cessione di Vazquez per spendere il meno possibile, mentre noi vogliamo guadagnare quanto più possibile. Ci sono due società inglesi interessate, c’è anche l’interessamento di un’altra squadra europea molto importante e a breve incontreranno Foschi. Gilardino? La polemica la fa la stampa. Gilardino ha detto di essere affezionato ai tifosi del Palermo ed è giusto che lo sia. Al Palermo è costato un milione di liquidazione, gli ho dato due milioni l’anno scorso più un milione quest’anno per lasciarlo libero. Alla fine è costato al Palermo 3 milioni”. Infine è tempo di chiudere una querelle inesistente sul ruolo di Foschi: “E’ il direttore sportivo del Palermo, gli ho detto di andare a fare la presentazione da solo perché non ho tempo e tanto lo conoscete tutti. Ho anche in mente di dargli una carica più importante. Presidente? No, mica ho detto la più importante. Quando io e Foschi siamo arrivati a Palermo abbiamo portato i giovani, giocatori come Barzagli e Zaccardo. Per me è un grande vantaggio far giocare giovani di qualità, non un rischio”.
