Zona industriale abbandonata |Le richieste di un imprenditore - Live Sicilia

Zona industriale abbandonata |Le richieste di un imprenditore

"L’unica cosa che chiediamo - scrive - è di poter continuare a lavorare e a dare lavoro in condizioni dignitose, senza dover essere costretti a considerarci degli eroi perché siamo e vogliamo continuare a fare, semplicemente, gli imprenditori".

lettera in redazione
di
2 min di lettura

CATANIA – Riceviamo e pubblichiamo.

“Illustre Direttore,
proprio in questi giorni ricorre un anniversario che merita di essere ricordato, ma non certo festeggiato. Sono trascorsi, infatti, ben sei anni da quando l’allora presidente della Provincia di Catania e il comandante provinciale dei Carabinieri sottoscrissero un protocollo d’intesa per la realizzazione di una Compagnia dell’Arma alla Zona industriale di Pantano d’arci. Sopralluogo sotto il sole cocente, telecamere, macchine fotografiche e le dichiarazioni di rito facevano pensare che tutto fosse pronto e in pochi mesi si sarebbe realizzato un importante presidio delle forze di polizia.

Una struttura importante per la sua presenza non solo simbolica in un’area da sempre ritenuta periferica e marginale nel tessuto urbano e produttivo della città: la conferma che lo Stato vuole riappropriarsi di un territorio che è abbandonato a se stesso, pur essendo luogo dove operano centinaia di aziende, piccole e grandi, e migliaia di lavoratori, ai quali, in certe ore, non resta che barricarsi dentro i propri uffici perchè la Zona industriale è pressocchè deserta e nel caso di azioni criminali gli interventi di polizia e carabinieri non potrebbero essere tempestivi. In realtà, è già presente una stazione dell’Arma, ma per l’esiguo numero di militari, il cui impegno va comunque apprezzato, non può garantire, a parere mio, condiviso da decine di miei colleghi imprenditori, un sufficiente presidio di prevenzione e repressione.

Avevamo, quindi, riposto tante speranze in quel protocollo rimasto, purtroppo, solo due firme su un foglio di carta e diventato un’altra illusione per tutti coloro che, con coraggio e sacrificio, continuano a operare all’interno della Zona industriale, affrontando, giorno dopo giorno, non solo le crescenti difficoltà di una crisi economica che non ha precedenti, ma anche le storiche carenze di strutture e servizi (dalla mancanza di acqua potabile per la quasi totalità di strutture esistenti a Pantano d’Arci e aree limitrofe a quella del metano), senza parlare dello stato di abbandono della rete viaria, tutti problemi, che giornalmente intralciano lo sviluppo delle imprese e vanificano i sacrifici degli imprenditori, sui quali Il tavolo per le imprese di Catania ha più volte acceso i riflettori.

Dal Comune di Catania, dall’Irsap e dall’Arma dei Carabinieri ci aspettiamo qualche risposta, concreta, questa volta, e non solo protocolli che hanno l’effimera durata di un articolo sui giornali. L’unica cosa che chiediamo è di poter continuare a lavorare ed a dare lavoro in condizioni dignitose, senza dover essere costretti a considerarci degli eroi perché siamo e vogliamo continuare a fare, semplicemente, gli imprenditori.

Cordialità.

Claudio Consoli, componente del Tavolo per le imprese di Catania.

 

 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI