CATANIA – Il presidente della F.I.P.E.T. – Federazione Italiana Pubblici Esercizi e Turismo- Roberto Tudisco accoglie con grande attenzione la proposta lanciata dal consigliere comunale Marletta e richiama l’attenzione sulla proposta della Commissione Commercio. Progettare un area parcheggio in Piazza Carlo Alberto e Piazza Alcalà con la predisposizione di stalli a pagamento, magari con un ticket unico serale, secondo Tudusco aiuterbbe immediatamente i commercianti del centro storico ed i cittadini catanesi. “Con un semplice gesto di razionalizzazione delle risorse – afferma – si potrebbero creare nuovi posti di lavoro, recuperare risorse per il Comune di Catania, fornire un parcheggio legale ai cittadini e contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi e del degrado di quelle zone urbane”.
Il presidente Fipet propone, contestualmente, di predisporre navette elettriche, magari in accordo con l’Amt, in modo da agevolare al massimo i cittadini, incentivandoli nello stesso tempo a utilizzare i parcheggi. “Siamo in attesa di essere ascoltati dal sindaco Bianco per le molteplici proposte che potrebbero interessare il centro e rilanciare la movida catanese – aggiunge Tudisco. I commercianti chiedono principalmente attenzione ed ascolto, in un momento così delicato e difficile per l’economia, perchè è solo dal confronto e dal dibattito che possono nasscere le idee per rilanciare Catania”. La proposta di trasformare, nelle ore pomeridiane e serali, la piazza Carlo Alberto in un parcheggio a pagamento, secondo la Fipet potrebbe aiutare anche le attività di via Etnea e, in generale, del centro storico per le quali la mancanza di parcheggi rappresenta un problema enorme, soprattutto per via della competizione con i Centri commerciali.
Progettualità, dunque, e logistica. Chiedono questo gli operatori della cosiddetta movida “Stiamo ancora aspettando di essere ricevuti dal primo cittadino – prosegue Tudisco che, on campagna elettorale aveva appoggiato apertamente Enzo Bianco – e nessuna proposta invece è pervenuta dall’assessorato alla cultura che sembra aver dimenticato il centro storico e sopratutto le vie della movida, malgrado le richieste di attenzione e la disponibilità dei commercianti a finanziare concerti o piccoli eventi”.