Ciem, istituto 'planetario' | che costa 500 mila euro - Live Sicilia

Ciem, istituto ‘planetario’ | che costa 500 mila euro

Un viaggio nella giungla di enti e associazioni che hanno ricevuto contributi dalla Regione. Un viaggio senza pregiudizi, senza secondi fini, senza tesi a prescindere, senza malanimo. Solo per informare i cittadini-contribuenti. Per spiegare come vengono utilizzati i soldi della comunità e con quali risultati. Abbiamo cominciato col Ciem.
A chi vanno i contributi della Regione
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Qualcuno si sorprenderà ma a Palermo esiste un istituto che si occupa proprio di tutto: dalla meteorologia alle banche, dall’oceanografia alla finanza, alla politica, alla scienza. Qualche dubbio potrebbe pure venire ma forse è per questo che la Regione, anche quest’anno, ha deciso di stanziare, per un Ente tanto versatile, un contributo pari a 498.000 euro. Stiamo parlando del Ciem, sigla ermetica che però cela un nome tutto da srotolare, Centro per l’Internazionalizzazione e la Promozione dell’Economia Euro-Mediterranea. Ufficialmente nasce per controllare le spese di gestione, per svolgere attività in favore dell’Amministrazione regionale e degli enti pubblici che da essa dipendono.

La Regione, dunque, non riesce a gestire le proprie spese? E poi, di quali attività si parla? Per saperlo bisogna varcare i cancelli della Fiera del Mediterraneo e salire al primo piano di una palazzina che dà su via Sadat. Gentilissimo il Direttore generale del centro , il dottor Antonino Giuffrè: “La nostra non è un’associazione culturale, non organizziamo spettacoli. Questi soldi servono davvero a qualcosa. Il nostro ambito di lavoro è vasto. Organizziamo convegni nel settore bancario e finanziario, missioni commerciali all’estero. Nel 2008 ci siamo occupati di presentare un progetto europeo sulla meteorologia e l’oceanografia a sostegno degli affari marittimi. Ci occupiamo, inoltre, di incentivare le piccole aziende, di pubblicizzarle per dar loro la possibilità di espandersi sul territorio nazionale. Proprio quest’anno, infatti, abbiamo realizzato un portale, una vetrina virtuale per la promozione dell’artigianato siciliano”.

Un programma planetario. Anche se potrebbe restare qualche dubbio sull’effettivo bisogno di quasi mezzo milione di euro per sovvenzionare eventi di questo tipo, specialmente in un periodo di forte crisi economica. Ma Giuffrè continua a illustrare, con orgoglio, l’operato svolto negli ultimi due anni “Siamo stati soci della Fiera del Mediterraneo, nostra partner nell’organizzazione di alcune manifestazioni interessanti come Abitaly, il salone dell’arredamento e delle soluzioni abitative”.

Considerato il tema dell’”Internazionalizzazione” contenuta nella sigla, ecco un titolo internazionale in lingua inglese, come spiega Giuffrè: “ chiameremo Environment, including global change il prossimo convegno che si terrà a Palermo dal 5 al 9 Ottobre. Parteciperanno scienziati di fama internazionale, membri dell’Ue, rappresentanti di alte cariche dello Stato. Il fine che ci proponiamo è quello del confronto tra mondo politico e istituzionale, realtà scientifica, enti di gestione e di controllo del territorio, mass media”.

Speriamo che 498.000 euro siano sufficienti.


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