Unire Architettura e Ingegneria?| I docenti dicono "no" - Live Sicilia

Unire Architettura e Ingegneria?| I docenti dicono “no”

L'Università di Palermo
di
3 min di lettura

Alla facoltà di Architettura di Palermo si lotta per la sopravvivenza. La facoltà come la conosciamo da quasi settant’anni infatti rischia di non esistere più. É la questione posta da alcuni professori della facoltà sugli esiti che la riforma dello statuto di Ateneo avrà sulla struttura amministrativa e sui compiti di ogni singolo organismo che lo compongono.Quello che più i professori temono è l’accorpamento della facoltà di Architettura con quella di Ingegneria, in quelle che secondo la riforma Gelmini si definiscono come “strutture di raccordo”.

Una “rivoluzione” che ha spinto un gruppo di professori della facoltà far partire in rete un “appello per la sopravvivenza della facoltà di Architettura di Palermo”, diffuso anche su Facebook, al quale hanno aderito in molti, da celebri professionisti come l’architetto Vittorio Gregotti, anche da professori da tutta Italia, della triennale di Milano alla facoltà di Architettura di Venezia. La questione è approdata anche in aula, questa mattina, in un consiglio di facoltà allargato agli studenti, al termine del quale è stata approvata una mozione diretta al rettore, ai dipartimenti di architettura e ingegneria, ai presidi delle due facoltà e alla stessa commissione che sullo statuto sta lavorando.

“Il rischio è che, secondo gli orientamenti della Commissione Statuto, alle strutture di raccordo venga attribuita la competenza di spegnere e accendere i corsi di laurea. Un’interpretazione che abbiamo definito ‘oltranzista’ rispetto ai limiti posti dalla riforma Gelmini, che tutto sommato ho apprezzato” ha affermato Marcello Panzarella, preside del corso di laurea magistrale di architettura, qualche giorno ha deciso di dare le proprie di missioni da vicepreside della facoltà: è lui uno dei promotori dell’appello.”Il rapporto dei docenti tra Architettura e Ingegneria è di uno a due e mezzo. Nel caso di un accorpamento, all’interno della struttura di raccordo il peso della nostra facoltà sarebbe minore rispetto a quello di Ingegneria, e che potrebbe decidere più di noi sui corsi di Architettura da spegnere o da accendere, con il rischio – ha concluso Panzarella – di intaccare la natura umanistica dei nostri insegnamenti”.

E se da un lato, Fabrizio Micari, preside di Ingegneria, ha rassicurato che si tratterà di “sinergia” tra le due facoltà, dall’altro non solo Architettura potrebbe subire accorpamenti. “Non c’è niente di ufficiale ma tra le ipotesi potremmo immaginare un accorpamento tra la facoltà di Scienze della Formazione e quella di Lettere, la facoltà di Economia con quella di Scienze Politiche. Ma non si tratterà neanche di accorpamenti. Dalla legge è prevista la creazione di unità completamente nuove” ha spiegato Marco Perconti, studente di Giurisprudenza e membro della Commissione Statuto dell’Ateneo di Palermo. “C’è ancora molto da fare e da decidere – ha aggiunto Perconti –, e credo che la scelta di unire in una nuova facoltà Architettura e Ingegneria non peserà certo sulle spalle degli studenti”.

Studenti, quelli di Architettura, ma non solo, che non si sono certo risparmiati dal sollevare discussioni. A margine dell’assemblea di questa mattina c’era chi, favorevole al taglio degli sprechi, non approvava anzitutto la scelta politica di dover tagliare finanziamenti nel campo dell’istruzione. Molti studenti di architettura condividevano invece i timori sulle influenze della formazione di Ingegneria, molto più tecnica, su quella a carattere umanistico della propria facoltà.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI