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Salta la giunta | Ma c’è l’accordo

L'esecutivo avrebbe dovuto riunirsi a Catania. Alla fine, non c'è stato bisogno. I tagli previsti troveranno posto nel ddl sull'assestamento di bilancio e riguarderanno personale, affitti, consulenze e auto blu.

Spending review
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Alla fine, la giunta è saltata. Ma non l’accordo all’interno dell’esecutivo. Il disegno di legge che avrebbe dovuto recepire, di fatto, i provvedimenti della cosiddetta “spending review”, diventerà un maxi emendamento che troverà posto all’interno del disgno di legge sull’assestamento di bilancio, che dovrebbe arrivare all’Ars la prossima settimana.

Si è operato, quindi, con una semplice trasformazione del testo da ddl a emendamento. Un emendamento, però, che dovrà appunto passare dall’Aula, dove potrebbe subire nuove trasformazioni e aggiustamenti attraverso l’intervento dei deputati.

Tra le misure di contenimento dei costi previste da questa norma, ecco la riduzione delle spese per l’acquisto di beni e servizi, ma anche quella del personale dell’amministrazione regionale e degli enti collegati. Un passaggio, questo, che avrebbe creato qualche incomprensione all’interno della giunta tra il presidente della Regione Lombardo e l’assessore all’Economia Armao. Ma se di incomprensione s’è trattata, di certo è stata messa alle spalle, visto che l’emendamento che recepirà questi tagli al personale sarà sottoscritto dal governo. Tra i tagli, appunto, ecco quello del 25% sul numero totale degli uffici dirigenziali, quota che comprenderà alla fine circa 450 unità in tutto. Sempre per il personale è prevista una diminuzione dei costi di gestione degli impiegati di circa il 20% con un taglio complessivo di unità che si aggira intorno ai duemila. Ma che fine faranno i dipendenti in esubero? Per loro il testo di legge ha previsto un pensionamento immediato per chi ha già i requisiti (circa mille unità sono stimate come ultrasessantenni) e per gli altri è invece prevista la mobilità con un accompagnamento alla pensione da 24 a 28 mesi con un’indennità pari all’ 80% dello stipendio base. Una postilla tutt’altro che secondaria riguarda gli incarichi da dirigente che verranno fatti scadere a fine 2012.

Tagli anche per le famose auto blu, con una riduzione dei costi di gestione e manutenzione pari al 50% di quella sostenuta nel 2011 prevedendo inoltre lo spostamento degli autisti in esubero ad altri incarichi. Il punto tre della manovra riguarda invece gli affitti e i poli regionali. Anche qui è prevista una riduzione del 15% dei canoni di locazione per tutti gli immobili sedi di uffici che entrerà in vigore a partire dal 2013 e, per i poli regionali di una stessa provincia, un loro accorpamento ad un’unica struttura fisica. Tagli anche per i buoni pasto il cui valore non potrà superare i 7 euro e per l’uso della carta, imponendo con questa legge l’aumento dell’utilizzo dei servizi telematici ed on-line e la diminuzione del supporto cartaceo con un’ulteriore riduzione della spesa totale pari a circa il 50% rispetto agli anni precedenti.

Disposizioni restrittive anche per gli incarichi e per le consulenze, vietando al governo regionale di attribuire incarichi nei cda di istituti ed enti ai dirigenti in pensione e riducendo la quota consulenti ad uno per assessore. Più estesa in questo senso la capacità del presidente della Regione che potrà invece avvalersi anche di due esperti. Ultimo punto ma non meno importante riguarda infine gli staff. A partire dal 2013 verranno soppressi infatti tutti gli uffici di diretta collaborazione di presidenti e assessori e tutti gli uffici speciali tornando invece ad un singolo ufficio di gabinetto per amministrazione con 10 dipendenti di cui tre dirigenti.

 

 


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