Approvata la spending review| Tensione Venturi-Lombardo - Live Sicilia

Approvata la spending review| Tensione Venturi-Lombardo

La giunta ha varato le misure di taglio della spesa. Stretta per auto blu e spese degli assessorati. Ma non solo. Il governatore ha scelto il nuovo dirigente generale delle Attività produttive: è il capo di gabinetto di Armao, Francesco Nicosia. Vecchio: "Per me Lombardo non poteva presiedere la seduta".

La giunta di governo
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PALERMO. La giunta di governo ha partorito la delibera sulla spending review. In un clima, a detta dei protagonisti, non troppo sereno. Specie dopo la decisione del presidente Lombardo di indicare il nome del nuovo dirigente generale alle attività produttive: si tratta di Francesco Nicosia, dirigente regionale e capo di gabinetto dell’assessore Gaetano Armao. Una scelta per nulla gradita, pare, proprio a Venturi (che avrebbe preferito invece, la nomina del suo capo di gabinetto vicario, Pietro Bellante) già abbastanza scocciato dal caso Irsap, sul quale Lombardo ha fatto spallucce: il Cda non è stato formato in tempo, così al governatore non è rimasto che commissariare gli enti che hanno sostituito le vecchie Asi.

Benzina sul fuoco, visti gli ultimi fatti in seno all’esecutivo, culminati in una lettera “collettiva” contro Andrea Vecchio, invitato “a togliere il disturbo”. Ma lo stesso Vecchio minimizza, e racconta di un clima disteso. Nonostante la giunta “sia iniziata – spiega – con grande ritardo. Era stata convocata per le 13, ed è iniziata alle 14,30”. E in giunta, comunque, le recenti “frizioni” tra Vecchio, Venturi e il resto dell’esecutivo sono emerse. “Con toni pacati – racconta Vecchio – e assolutamente civili”. Fermo restando una “differenza di vedute” tra l’assessore alle Infrastrutture e il presidente Lombardo: “Per me – dice Vecchio – lui non può presiedere la giunta. Ma erano presenti fior di avvocati come Gaetano Armao e Accursio Gallo, che la pensano diversamente da me. Il tempo darà ragione a me o a loro”.

E a dire il vero, il racconto di Vecchio pare assai “addolcito”. Altri componenti della giunta parlano invece di una tensione costante, durante tutta la riunione. Aiello avrebbe chiesto a Vecchio il motivo degli attacchi sul tema dei Forestali (“mica li ho creati io, li ho trovati già lì”), mentre Aricò avrebbe chiesto di elencare gli atti “illegittimi” o clientelari prodotti dalla giunta.

Una riunione accesa, quindi, nella quale il governo, ha affrontato anche il nodo spinoso della spending review, esitando il testo che contiene un gran numero di interventi per il contenimento della spesa. Tra questi: la riduzione delle spese per beni e servizi dell’amministrazione regionale nella misura del 20% rispetto al 2011, la riduzione, sempre del 20% dei canoni di locazione, un piano di razionalizzazione degli spazi.

Confermati, poi, gli interventi di riduzione del parco macchine. In particolare, è previsto il dimezzamento, rispetto al 2011, delle spese riguardanti l’acquisto, la manutenzione, il noleggio delle auto e l’acquisto di buoni taxi e la riduzione del numero delle auto del 20% rispetto al 2011.

Altro intervento riguarda l’abbattimento dei costi per la carta. Insomma, la Regione punta alla “dematerializzazione dei documenti” che dovrà portare anche in questo caso a una riduzione del 50% delle spese. Saranno ridotte (ma non viene quantificata la misura) le spese di telefonia mobile e fissa, anche attraverso la diminuzione dei cellulari di servizio.

Prevista anche la creazione di due Fondi per la copertura dei residui attivi: ammonteranno a 200 milioni per il 2013 e 300 milioni per il 2014, e il recepimento della spending review di Monti per le società partecipate: dovranno essere sciolte entro il dicembre 2013, o messe in vendita entro il giugno di quell’anno.

Per quanto riguarda, invece, il personale regionale, è prevista la riduzione della spesa del 5% per il personale dirigenziale e quella, sempre del 5% della dotazione organica del comparto. “Ma questo non vuol dire – ha spiegato l’assessore alla Funzione pubblica Nicola Vernuccio – che verranno fatti licenziamenti. Pensiamo però che circa 1.500 persone potranno andare in pensione”. Sempre sul tema del personale, poi, è stato fissato a 7 euro il limite massimo del buono pasto, è stato confermato il divieto di attribuire incarichi di consulenza a ex regionali in pensione. “Sono molto soddisfatto – ha detto Vernuccio – anche del clima che ha accompagnato la stesura del testo, e del rapporto con i sindacati, che hanno condiviso la necessità di alcune scelte”. Previsti, poi, nella delibera piani di razionalizzazione degli uffici, e la creazione di una sede unica su base provinciale degli uffici periferici della Regione.

“La delibera sulla revisione della spesa – ha commentato l’assessore all’Economia Gaetano Armao – consolida il percorso di risanamento intrapreso dal Governo regionale che ha portato a ridurre le uscite al di sotto del 2001, consente di corrispondere agli impegni assunti col Presidente Monti e dà forza alle giuste rivendicazioni della Sicilia di alleggerimento patto di stabilità per rispondere alle esigenze di imprese, enti locali e lavoratori”. Rivendicazioni sull’alleggerimento del patto di stabilità che Armao già domani porterà sui tavoli romani.


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