Ancora Termini Imerese, al centro delle cronache di questi giorni. Dopo l’affaire Fiat, ci si mette anche la produzione di Agrodolce, la fiction tutta made in Sicily fortemente voluta da Gianni Minoli. Entro il 10 novembre si sarebbe dovuti arrivare alla stipula del nuovo contratto tra la Regione e la Rai. Ma, come purtroppo noto, in quel di Palazzo dei Normanni non è ancora stato approvato il Dpef, ergo non sono ancora stati stanziati i nuovi finanziamenti. E da viale Mazzini arrivano sempre maggiori pressioni affinchè si sciolga il nodo sulle sorti della fiction. Ernesto Maria Ponte, tra i protagonisti della soap, che, nonostante tutto, continua a riscuotere il consenso del pubblico, racconta le ansie dei nuovi ‘precari dello spettacolo’.
“Continuiamo ad essere in balia delle notizie, l’unica certezza che abbiamo è che se i soldi della Regione non arrivano, Agrodolce non ricomincia. Abbiamo finito di girare la prima serie a gennaio 2009. Da febbraio aspettiamo che vengano stanziati i fondi per girare la seconda serie – dice il comico palermitano – subito dopo Pasqua, era stato proprio l’allora assessore Antinoro a dichiarare che erano stati trovati i fondi per la fiction. Poi siamo stati trasportati nuovamente in questo calvario, che va avanti di mese in mese. A luglio la produzione aveva riaperto i battenti, gli autori avevano ricominciato a scrivere i nuovi episodi…. Da due settimane si è fermato di nuovo tutto. Noi siamo ‘soltanto’ dei precari dello spettacolo, ma temiamo la morte di qualcosa che avrebbe potuto dare ampio respiro culturale a tutto il territorio”.
Ernesto Maria Ponte, noto al pubblico di Agrodolce come Ermanno, non sembra guardare al futuro con occhi tranquilli, anzi: “Un po’ pessimisticamente – dice – temo che Agrodolce sia ormai morta, ma non ne voglio ancora parlare al passato, preferisco sperare che ci si renda conto del potenziale che questa esperienza potrebbe avere. Una cosa, su tutte, mi preme sottolineare: Agrodolce è stato – e mi auguro continui ad essere – emblema di come si possa, anche qui in Sicilia, continuare a parlare di meritocrazia. A differenza di quello che è l’andazzo delle cose nei teatri stabili dell’Isola, soprattutto a Palermo, Agrodolce ha invece dato grande visibilità agli attori locali, selezionati tramite regolari provini e colloqui”.
Grazie Leanza, grazie Antinoro, grazie Lombardo e Micciche’, grazie Cuffaro e tutti gli altri. Grazie per distruggere qualsiasi cosa bella.
Ma quale cosa bella? un sacco di soldi si sono ammuccati!…chi ha visto il film Viola di mare della Cucinotta sostenuto dalla Regione Sicilia?…sicuramente meritevole(mah!!!!!)i soldi che guadagnano i quattro gatti e non siciliani a parte la messinese li guadagnano almeno 100 padri di famiglia e in 10 anni!
Lasciamola morire in pace. Quattro milioni e mezzo Lombardo li ha già dati per il film di Tornatore (un’opera buona per Berlusconi, che ha saputo come ringraziare). Ora altri quattordici milioni per Agrodolce no. Nessuno ne sente il bisogno. Tanti soldi servono solo a far fare la bella vita a Roma a quatro baronessine siciliane che non hanno mai lavorato e ora, per continuare a non far nulla, hanno scoperto il filone della fiction che fa tanto chic.
Mi meravigli che ancora ci sia gente che non ha capito come funziona la politica in sicilia. La sicilia è e deve restare colonia. Lontana anni luce dal resto d’ Italia. Deve servire come fonte inesauribile di voti per una classe politica il cui unico interesse è, che nulla cambi e che tutto resti così per com’è; e che i siciliani non prendano coscienza di come si potrebbe crescere in maniera esponenziale in civiltà, cultura, benessere, rispetto. La sicilia è sempre stata oggetto di ricchezza per pochi opportunisti che hanno operato sempre mettendo davanti a tutto i tornaconti personali a discapito dei poveri disgraziati che non sanno come pagare le bollette e come fare la spesa. E se ogni tanto spunta all’orizzonte qualcosa di buono che possa alimentare propositi di crescita, diventa un campanello d’allarmi che deve essere soffocato sul nascere. Non c’è peggior malato di chi non vuol guarire, è condannato a morte certa senza possibilità di salveza. Voglio rivolgere un appello al popolo siciliano chiedendogli di aprire gli occhi e di riflettere una volta per tutte sulle persone che ci governano. Analizziamoli bene uno per uno. Il più pulito puzza di carogna. Se potessimo vedere i loro contocorrenti….e noi? e il popolo? Se pensate che questa gente deve continuare a governarci, votateli. Ma se la pensate come me. Non esitate un solo istante a mandarli a casa, che vaano a lavorare. Noi abbiamo una grande arma nelle mani, il voto.
Benvenuti nel club!
mi chiamo Enrico sono romano dato che mia moglie mi ha coivolto con tutte queste fischion sono anche io un fedelissimo di AGRO DOLCE, e premetto che vedo anche un Posto al Sole da anni e devo dare atto che uno schifo, come stanno le cose dato che ho letto tutto sul sito della vicenda.E vedendo tutte e due le fischion devo ribadire che agro dolce è cento volte più bella e fatta meglio, caratteristica con attori siciliani eccezionali.Quindi spero che venga riproposto la parte seconda al più presto perchè siamo curiosi io e mia moglie che cosa succeda. Saluti ancora Enrico