Rita Bernardini non scalda il popolo Dc: tutte le carte in mano a Cuffaro - Live Sicilia

Rita Bernardini non scalda il popolo Dc: tutte le carte in mano a Cuffaro

Rita Bernardini
L'ex deputata radicale: "Ma il voto a me sarebbe superlibero"
VERSO LE EUROPEE
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PALERMO – Conosce Totò Cuffaro “da tempo”, non ne rinnega l’amicizia e difende il suo “diritto a partecipare alla vita politica”. Rita Bernardini, capolista di Stati Uniti d’Europa alle Europee 2024 per la circoscrizione Isole, richiama la sua storia di lotte per la riabilitazione dei detenuti e sul caso Cuffaro squarcia il velo di ipocrisia della politica.

Bernardini: “Cuffaro è riabilitato”

“Ha scontato la sua pena ed è completamente riabilitato. Si potrebbe anche candidare – ricorda Bernardini al telefono -. L’articolo 27 della Costituzione ha ancora un senso in questo Paese? Dice che la pena deve tendere alla rieducazione del condannato, mi sembra che non ci possano essere dubbi sui diritti politici di Cuffaro”.

Bernardini è una delle possibili opzioni che in queste ore Cuffaro sta valutando per consentire alla sua Dc di partecipare alle Europee e misurarsi nel centrodestra. Il sostegno esterno alla ex deputata dei radicali sarebbe una scelta nel solco delle lotte in difesa dei diritti dei detenuti, condensate anche nell’esperienza comune in Nessuno tocchi Caino.

Bernardini: “Il voto a me è superlibero”

L’ex deputata del Partito radicale, però, fiuta nell’aria le possibili polemiche e mette le mani avanti: “Una cosa è certa, quello dato a me sarebbe un voto ‘superlibero’“. Il nome dell’esponente radicale, svelato da LiveSicilia, tuttavia, nelle ultime ore non ha entusiasmato il popolo cuffariano.

A conferma del gelo calato tra i democristiani, il fatto che nessuna telefonata sia arrivata a Bernardini da parte della Dc. “Tra me e Cuffaro c’è un rapporto di amicizia consolidato – dice al telefono l’ex deputata -. Lo staff Dc mi ha aiutato recentemente per un incontro all’Ars relativo al caso dei due ragazzi nisseni detenuti in Romania, ma nessuno mi ha chiamato per parlare di elezioni”.

Il disappunto interno alla Dc

Nella Democrazia cristiana, intanto, spunta qualche malumore per la gestione del dossier Europee. Un cuffariano di ferro come Pippo Enea, segretario organizzativo del partito, lancia il suo segnale postando una foto della Festa dell’Amicizia di Ribera risalente alla fine del 2023.

La Festa dell’Amicizia 2023

Nella foto, oltre a Bernardini, anche il deputato Iv Davide Faraone, il segretario regionale Udc Decio Terrana e il coordinatore nazionale di Noi Moderati Saverio Romano. “Questa foto rappresenta gli attori e tutto ciò che è successo, sta succedendo e succederà per le elezioni europee”, scrive Enea.

“Confusione”, commenta qualcuno ed Enea risponde: “Infatti”. Una critica alla luce del sole da parte di un fedelissimo che resta comunque accanto a Cuffaro.

La carta Marco Zambuto

I dubbi della base Dc su Bernardini potrebbero essere superati se la lista Stati Uniti d’Europa accogliesse al suo interno un altro nome: quello di Marco Zambuto. L’ex sindaco di Agrigento, compagno della figlia di Cuffaro, potrebbe essere votato in coppia con Bernardini.

Alcune settimane fa l’accordo su Zambuto era in dirittura d’arrivo ma saltò per il veto apposto da Federico Pizzarotti, ex M5s che al tempo si trovava ancora con +Europa. Oggi l’ex sindaco di Parma ha salutato Emma Bonino per accasarsi con Azione.

Lantieri in stand-by in Forza Italia

La strada per l’operazione Zambuto sarebbe così più agevole, anche perché le carte in mano all’ex governatore diventano sempre di meno. Sembrano in ribasso le quotazioni di Luisa Lantieri, esperta parlamentare regionale di Forza Italia che secondo alcune ricostruzioni potrebbe andare in lista facendo da catalizzatore dei voti della Democrazia cristiana.

“Nessun veto” sulla parlamentare ennese, ha messo in chiaro il governatore ed esponente di Forza Italia Renato Schifani: “La stimo e sarebbe assurdo porre un veto su di lei”.

Schifani e il caso Cuffaro

Dal presidente della Regione anche una risposta a quella buona dose di ipocrisia con la quale la politica regionale affronta il caso Cuffaro. “Quando qualcuno ha la puzza sotto il naso non mi fa piacere – dice -. Con i voti della Dc sono stati eletti il sindaco di Palermo, il sindaco di Catania, e a Caltanissetta, dove si vota a giugno, la Democrazia cristiana è con noi“.

Secondo alcuni osservatori la destinataria del messaggio sarebbe Caterina Chinnici, transitata in Forza Italia dopo due legislature da eurodeputata eletta nelle file del Pd. La figlia del magistrato Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia, non vedrebbe di buon occhio l’appoggio esterno di Cuffaro attraverso la candidata ‘last minute’ Lantieri.

La carta Dell’Utri

Un’altra possibile opzione, che andrebbe comunque a braccetto con l’ipotesi Lantieri, è quella che porta a Massimo Dell’Utri, il nome scelto da Noi Moderati. Il partito di Maurizio Lupi ha ottenuto lo spazio nel simbolo di Forza Italia e, nei piani originari, avrebbe potuto comporre il tandem elettorale con Lantieri.

Cuffaro: “La Dc ci sarà”

Cuffaro, intanto, continua a rassicurare i suoi. “Molti pensano che la Democrazia cristiana non parteciperà alle prossime elezioni europee – afferma -. Si sbagliano, noi siamo democristiani e continuiamo a lavorare per trovare una soluzione anche quando gli altri sono convinti che non c’è più alcuna possibilità. Parteciperemo”.


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