Pastore, "il maleducato"| fa tunnel alla vecchia signora - Live Sicilia

Pastore, “il maleducato”| fa tunnel alla vecchia signora

(di Adolfo Fantaccini - Ansa) "Pastore è un maleducato del calcio, tocca il pallone come se avesse giocato 4 o 5 Mondiali. Gli ho detto solo di divertirsi". Diego Armando Maradona lo 'battezzo'" in una fredda sera sudafricana. Manda al tappeto la Juve e delizia i tifosi del Palermo mentre salgono le sue quotazioni di mercato, Zamparini: "Lo venderò solo quando il suo cartellino varrà come quello di Messi"
Il personaggio
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“Pastore è un maleducato del calcio, tocca il pallone come se avesse giocato 4 o 5 Mondiali. Gli ho detto solo di divertirsi”. Diego Armando Maradona lo ‘battezzo'” in una fredda sera sudafricana, nell’Ellis Park di Johannesburg. Javier Matias Pastore, ventun’anni, detto il ‘flaco’ (il magro, come Luis Cesar Menotti, ct del primo titolo mondiale argentino datato 1978), restò impressionato dalle parole del ‘Pibe’. A Maradona si può rimproverare tutto, tranne di non saper ‘vedere’ chi con il pallone riesce anche a parlarci. Come del resto faceva lui.

Prima di Diego, però, ci aveva visto bene il Palermo che lo prelevò nel luglio 2009 dall’Huracan, facendogli sottoscrivere un contratto quinquennale (scadenza 2014), a 600 mila euro a stagione. Prezzo del cartellino? Una bazzecola, visti i tempi: poco meno di 6 milioni di euro. Adesso, il ‘flaco’ di euro ne vale almeno una trentina, soprattutto in relazione ai propri margini di miglioramento (è nato solo nel 1989). Dopo la magnifica prestazione dell’Olimpico di Torino di ieri, sul gioiello in maglia rosanero hanno messo gli occhi tutti (qualcuno c’era riuscito anche prima): dirigenti, tecnici, avversari. Per lui, che nella passata stagione riuscì perfino a fare un tunnel all’interista e connazionale Samuel (in quanti avrebbero avuto il coraggio di provarci?), non cambia nulla, tutto diventa normale, naturale, anche la giocata più impensabile.

“Pastore è un genio, un talento purissimo del calcio mondiale, uno dei pochi calciatori al mondo in grado fare davvero la differenza. Per me è come Zidane e lo venderò solo quando il suo cartellino varrà come quello di Messi”, osserva Zamparini, che si frega le mani e già fiuta l’affare, l’odore dei soldi. Dotato di un naturale senso del controllo di palla, di una straordinaria predisposizione al dribbling ed all’assist, per il ‘flaco’ si sarebbero già mossi grandi club, come Inter, Milan, ma soprattutto Manchester City. Se si dovesse aprire un’asta, per assicurarsi le prestazioni del gioiello nato a Cordoba, ci vorranno tanti, ma proprio tanti, soldi. Intanto, Pastore manda al tappeto la Juve e delizia i tifosi del Palermo che gli rimproverano solo di essere un tantino stucchevole in talune circostanze (il palo colpito ieri sera e la palla-gol fallita domenica scorsa contro l’Inter, lo testimoniano).

Pastore, che già molti paragonano a Zidane più che a Kakà, dopo l’ennesima prodezza, quasi si compiace con se stesso e magari fallisce la più banale delle occasioni. Ma è giovanissimo e migliorerà: un pizzico di cinismo e concretezza in più lo avvicineranno al Pallone d’Oro. Che, per un maleducato del calcio, sarebbe una gran bella soddisfazione. Ma il Palermo che riporta con i piedi a terra la Juventus non é solo Pastore: c’é tanto futuro, nella squadra di Delio Rossi. Pinilla, Kasami, Hernandez, Sirigu, gli sloveni Ilicic e Bacinovic (prossimi avversari dell’Italia), tanto per fare dei nomi. Nessuno di loro supera i 22 anni. Su tutti, però, c’é Pastore, il ‘flaco’ di una volta (arrivò a Palermo davvero magro, ma è cresciuto tantissimo sul piano fisico e atletico), che in Sicilia ha conosciuto anche l’amore di Chiara, la bella conduttrice televisiva che lo ha seguito fino in Sudafrica, per fargli sentire il proprio calore. Una favola che si preannuncia a lieto fine.


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