Arci: "A Lampedusa torni |centro di prima accoglienza" - Live Sicilia

Arci: “A Lampedusa torni |centro di prima accoglienza”

Immigrazione
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Era del tutto prevedibile che la situazione in Tunisia, in Egitto e in altri paesi del nord Africa avrebbe provocato la fuga di molte persone e l’arrivo sulle nostre coste: l’Arci interviene così sugli sbarchi di oggi a Lampedusa.

“Solo il governo italiano, che quei regimi ha sostenuto e di cui continua a tessere le lodi – afferma l’associazione in una nota – ha ipocritamente finto di non aspettarsi un simile esodo. Il ministro Maroni, drammatizzando strumentalmente i toni, parla di ‘emergenza umanitaria’, mentre tiene sbarrato il Cpt di Lampedusa che avrebbe potuto fornire un primo ricovero”. L’Italia, per l’Arci, ha “sostenuto regimi illiberali per assicurarsi complicità e aiuto in una politica di chiusura delle frontiere, attuata al di fuori delle leggi e del diritto internazionale come avviene per i respingimenti in mare”.

“Non possiamo permettere che anche verso queste persone si proceda con le espulsioni di massa – aggiungono – va consentito a tutti di presentare domanda d’asilo e garantita la protezione umanitaria. Chiediamo al ministro Maroni e a tutto il governo di assumersi le proprie responsabilità senza scaricarle ancora una volta, facendo di queste persone merce di scambio. Purtroppo i precedenti non inducono all’ottimismo. Tuttavia, proprio l’ appoggio dato ai regimi da cui queste persone fuggono, impone l’obbligo morale di fornire assistenza e non repressione. Vanno attivati subito percorsi di accoglienza dignitosi, nel rispetto della legislazione vigente e delle convenzioni internazionali.

Lampedusa torni ad essere un centro di prima accoglienza e transito per procedere poi rapidamente a trasferire queste persone in luoghi aperti e diffusi sul territorio, non in centri di detenzione e ghetti separati. Si conceda immediatamente – conclude l’Arci – alle organizzazioni di tutela di contattare i migranti per metterli al corrente dei propri diritti e fornire tutta l’assistenza necessaria perché vengano rispettati”.

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