Il bandito Giuliano è ancora vivo,| protetto da un servizio segreto parallelo - Live Sicilia

Il bandito Giuliano è ancora vivo,| protetto da un servizio segreto parallelo

La tesi investigativa
di
1 min di lettura

Un servizio segreto parallelo in cui convergevano 007 americani e italiani, denominato ‘Anello’, dietro al quale ci sarebbe stato il sette volte presidente del Consiglio Giulio Andreotti, emergerebbe nell’ indagine della Procura di Palermo sulla morte del bandito Giuliano.

Il re di Montelepre, secondo una tesi investigativa, sarebbe stato fatto fuggire dall’Italia e sarebbe ancora vivo. E il corpo sepolto nel cimitero del paesino del palermitano sarebbe di un sosia. Per appurare questa ipotesi il procuratore aggiunto Antonio Ingroia e un pool di sostituti hanno disposto la riesumazione del cadavere per confrontare il dna delle spoglie con quello dei familiari ancora vivi di Giuliano. Secondo alcuni testimoni, gli stessi che sostengono la tesi della sostituzione di cadavere, proprio questa associazione segreta, nata per scongiurare l’avvento del comunismo in occidente, avrebbe organizzato la fuga all’estero del bandito, vicino al movimento separatista che vagheggiava l’annessione della Sicilia agli Usa.

Ma la suggestiva teoria, che vede anche Giulio Andreotti dietro al servizio segreto parallelo, potrebbe trovare una risposta definitiva dall’esame del dna del bandito, ancora in corso. Se i consulenti appurassero con certezza che il cadavere sepolto è quello di Giuliano il ruolo della presunta associazione segreta in questo oscuro capitolo della storia del Paese potrebbe venire escluso.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI