Tutti ieri pomeriggio a Ragusa aspettavano all’hotel Mediterraneo i “che c’azzecca” e la mimica di Antonio Di Pietro ma il leader dell’IdV ha disertato l’incontro ibleo per rimanere a monitorare la delicata e tesa situazione politica romana. Il partito del gabbiano è impegnato sul fronte amministrative a Ragusa e a Vittoria e non ha voluto far mancare il proprio appoggio ai candidati delle coalizioni di centrosinistra Sergio Guastella e Giuseppe Nicosia.
A rappresentare il partito sono intervenuti Leoluca Orlando, Fabio Giambrone, coordinatore regionale, e Ignazio Messina, responsabile degli enti locali. Il ruolo dell’Italia dei Valori nella gestazione del candidato ragusano è stata decisiva. Infatti pur avendo inizialmente candidato alla poltrona di primo cittadino il consigliere Gianni Iacono i dipietristi hanno poi ceduto il passo a un rappresentante della società civile, uscito vincitore dalle primarie tutte interne al Pd.
Per Orlando nel nostro Paese “c’è una perdita di democrazia, insultata da comportamenti volgari e aggressivi degli esponenti del governo”. Per l’ex sindaco di Palermo l’occasione è ghiotta per parlare della politica isolana e ne ha avute per tutti, da Lombardo a Lupo. “Noi abbiamo detto sempre no – ha affermato Orlando – ad una alleanza con l’Mpa. Il presidente Lombardo sicuramente non parlava di Bach e Mozart con i capimafia nel distributore di benzina nel cuore della notte. Non si può avere un presidente della Regione indagato per mafia e non ci si può indignare solo per la nomina di Romano a ministro”.
Orlando ha poi sottolineato temi come etica e giustizia dicendo che “un rappresentante delle istituzioni non può permettersi di incontrare mafiosi nemmeno per parlare effettivamente di Bach e Mozart”. Si è soffermato sull’emergenza immigrazione gestita “in maniera pessima dal governo”. Le stilettate al Pd isolano arrivano, anche se un po’ più soft, anche da Fabio Giambrone che ammette il suo disappunto: “Lupo è una persona perbene ma sta commettendo degli errori”.
Sul fronte delle amministrative l’impresa per il centrosinistra a Ragusa è ardua: sconfiggere la corazzata Dipasquale. Sergio Guastella nel suo breve intervento usa l’ironia: “Quando parlava Orlando delle malefatte di Lombardo ho avuto il sospetto che stesse parlando di Ragusa. Ma con i personaggi che ci sono qui sicuramente avrebbero parlato di Nino D’Angelo e di Claudio Villa e non di Bach e Mozart. Io mi sono candidato perché mi sento il sindaco di una coalizione che viene dalla società civile e l’appoggio e il sacrificio di Gianni Iacono è stato fondamentale per l’unità”.
Anche il sindaco uscente di Vittoria e candidato per la prossima tornata Giuseppe Nicosia ha preso la parola per ricordare le battaglie comuni con l’IdV, dall’acqua pubblica al no al nucleare. E così tra musica classica, musica popolare e frecciatine al Pd in calo in Sicilia i vertici Idv hanno dato appuntamento ai ragusani al più presto per portare Tonino nel capoluogo di Montalbano.
