Vizzini: "Cosa nostra | vuole riorganizzarsi" - Live Sicilia

Vizzini: “Cosa nostra | vuole riorganizzarsi”

A che punto è la mafia? Il senatore
di
3 min di lettura

Palermo trema sotto i colpi delle pistole. Quei corpi ritrovati dentro i bagagliai erano fino all’inizio di questa settimana solo ricordi troppo freschi di un passato in cui le strade della città venivano fatte col sangue. Tutt’al più cronaca di Casal del Principe. Se poi in un giorno di sole bollente, si scopre che in una Fiat Punto c’è un uomo morto sparato con la testa accasciata sul volante, si rammenta che l’arma è sempre rimasta carica, e la gente di una certa età avverte l’odore e corre ai ripari perché sa cosa sta per avvenire.

Per il senatore Carlo Vizzini, i due fatti di sangue nell’arco di 24 ore possono essere una sola cosa: “Un atto di ristrutturazione del sistema di potere e una riorganizzazione di Cosa nostra” non che questa avesse mai smesso di svolgere la propria attività di controllo del territorio e negli affari ma che sembrava aver abbandonato l’uso delle armi e l’attività della componente più intransigente. Riflessione, quella di Vizzini, scaturita dalla consapevolezza che quando si parla di mafia nulla succede per caso, le dinamiche che hanno caratterizzato l’omicidio Romano prima e quello De Simone poi, lasciano presagire il peggio.

“Poco importa se l’episodio non sembra eclatante, ogni piccolo segnale non va sottovalutato. È questo modo di fare che ci ha portato in passato a dover inseguire gli eventi”. Poi ci sono i simboli: la macchina lasciata al confine tra il mandamento mafioso di Pagliarelli e Porta Nuova, le vittime entrambe riconducibili alla famiglia del Borgo Vecchio. “Sono cambiate molte cose, si sono aperti numerosi rapporti di natura internazionale, vi è stata una sorta di tregua con i cosiddetti “scappati”quelli che erano dovuti andare via e che ora sono ritornati, con i conseguenti contatti tra le famiglie di Cosa nostra siciliana e americana. Alcuni giovani, in questo quadro, si sono ritrovati in prima linea per circostanze che riguardano i successi investigativi. Nicchi per esempio è stato considerato per un certo periodo un morto che cammina, per il quale l’unica soluzione non poteva che essere quello di mettersi nelle mani della giustizia e diventare un collaboratore e poi sono avvenuti fatti come l’arresto dei Lo Piccolo, che hanno fatto di lui un personaggio importante”.

C’è però ancora un nome eccellente rimasto fino ad ora in ombra delle analisi sullo scacchiere criminale. Dice il senatore: “Matteo Messina Denaro rappresenta in questo momento la sintesi di tante mafie, basta vedere le ricchezze che sono state sequestrate ai suoi spalleggiatori o il successo che il suo nome ha avuto nelle carceri, in talune circostanze, con cori che inneggiavano alla sua persona. Tutto questo messo insieme crea una grande confusione che ha bisogno di un chiarimento e spesso i chiarimenti dentro Cosa nostra avvengono attorno a un tavolo e altrettanto spesso avvengono con le armi”. Sebbene però si rilevi una preoccupazione altissima e diffusa, per il senatore attorno a cui peraltro gravita l’associazione di volontari Mafiacontro, bisognerebbe tenere alta la guardia e non solo sulla violenza. “Né sangue né mafia degli affari. Questo il vero fronte. In passato abbiamo visto la componente militare sconfitta, accorgendoci però che la mafia quando non uccide gli uomini ne uccide le libertà, cioè la libertà individuale, d’impresa e toglie il futuro alle giovani generazioni”.

“Inaugurando la mostra sul centro storico di Palermo – aggiunge Vizzini –, diventa sinceramente pesante operare in questo clima: se dico che non vogliamo più colate di cemento già so che disturbo qualcuno, se suggerisco di trasferire la Fiera dove previsto dal piano regolatore probabilmente vado contro chi pensa di costruire lì un centro congressi. È impossibile insomma pensare alla Palermo del futuro senza rompere nessuno di questi giochi”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI