Dice Raffaele Lombardo che lui ha detto tutto e tutto direbbe, con candore. Confesserebbe perfino un incontro col demonio: “Poi magari si scopre che il demonio l’ho incontrato per caso, piuttosto che il demonio è venuto a casa mia, a chiedermi aiuto, sotto le mentite spoglie di una persona perbene”. Il governatore Lombardo è un filosofo politico di prima grandezza, col dono della sintesi. In una formula, ha segnalato il massimo rischio per il potere: incontrare il demonio, aprirgli la porta e non accorgersi che si sta già commerciando col male.
Capita. I politici sono merce ambita per il signore delle tenebre. Ma lo sono anche per tanta povera e onesta gente. Come fai a stabilire la differenza? Per la verità è un alibi affatto nuovo. Ma in questo momento non riusciamo a ricordare chi l’abbia usato e perché. Dunque – dice Raffaele Lombardo – considerando che Satana non esibisce il piede caprino, né gli zoccoli (“il diavolo è difficile che sia vestito da mascalzone”, canta Van De Sfroos), considerando che – specie in campagna elettorale – non si fa l’analisi del sangue a nessuno, di cosa sarei colpevole? Dal punto di vista del contesto giudiziario se la vedranno i magistrati.
A noi interessa di più il segmento politico. In quante altre avventure Raffaele è stato sul punto di essere rapito dagli artigli del principe delle tenebre? In quali occasioni è riuscito a svignarsela prima di essere precipitato nella gola ardente dell’inferno? Era amico di Cuffaro da cui si è allontanato. Cuffaro era il demonio? “Mussiava” con Berlusconi e sappiamo che il rapporto non è idilliaco. Berlusconi è il demonio? Gli faceva simpatia Bossi e ora sono in armi per un osceno federalismo. Ora noi non crediamo che Umberto sia all’altezza del ruolo… Caro governatore, passi per uno o due inciampi. Ma se uno si imbatte sempre nel diavolo e poi è costretto a ravvedersi con troppi mea culpa… Le suggeriamo, umilmente, di procurarsi un esorcista. Uno bravo, però. E poi lo consigli al Pd. Ai democratici è bastato vedere il diavolo appena una volta. E sono colati a picco.
