Spaccio, sgominata allo Zen|la banda del take-away della droga - Live Sicilia

Spaccio, sgominata allo Zen|la banda del take-away della droga

vENTICINQUE arresti al Palermo
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Bambini e adolescenti giocano a fare i grandi tra le carcasse di rifiuti e di auto fantasma, mogli e mariti si aggrappano con le unghie e con i denti alle pareti delle case color giallo-sabbia, uomini, donne, anziani, figli, nipoti cercano in tutti i modi di dare un senso alle loro giornate in un posto dove si vive alla giornata. Si respira rabbia e diffidenza allo Zen di Palermo, la zona della città separata fisicamente e simbolicamente dal resto del capoluogo dell’Isola.

E’ in questa area di “confine” che si muovevano i venticinque giovani spacciatori arrestati questa mattina all’alba dai carabinieri del nucleo provinciale San Lorenzo. Spacciavano sostanze di ogni tipo: dall’hashish alla marijuana, dalla cocaina all’eroina. Prendevano l’ordinazione dai “clienti” che arrivano in auto, a piedi o su ciclomotori, la passavano al “collega” di turno che puntualmente, dopo pochi minuti, arrivava con la sostanza richiesta. Un’operazione che si svolgeva tutto il giorno, tutti i giorni con picchi nei fine settimana dove la curva della domanda si alzava vertiginosamente.

“L’operazione ha fatto scattare una misura di custodia cautelare per 22 soggetti maggiorenni e tre minorenni – ha spiegato il procuratore aggiunto Maurizio Scalia – Le indagini riguardano, non un’ipotesi di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico degli stupefacenti, ma singoli e numerosissimi episodi di spaccio verificatesi nel quartiere dello Zen. In particolare, la zona di via Agesia di Siracusa e le vie parallele erano state trasformate in un vero e proprio supermarket degli stupefacenti. Attraverso l’installazione di alcune telecamere è stato possibile monitorare la situazione, fino ad arrivare agli arresti importanti di questa mattina”.

Un’operazione che assume un significato diverso considerato il quartiere dove è stata condotta. “La ritengo un’operazione di pregio perché, vista la conformazione urbanistica della zona, intervenire qui ci ha permesso di dare adito a quella che è la nostra filosofia, ovvero quella di rendere questo quartiere uguale a tutti gli altri nei diritti e nei doveri – ha riferito il generale Teo Luzi che ha coordinato l’azione – La presenza nel territorio di una stazione dei carabinieri che opera con diversi uomini, già da alcuni mesi, ha permesso di rendere preventivo e non repressivo il rapporto con lo Stato e le istituzioni che lo rappresentano. Un altro aspetto da sottolineare è l’età delle persone arrestate, sono tutti poco più che ventenni. A dimostrazione del fatto che in questa zona il reclutamento dei giovani da parte dell’associazione criminale è quanto mai presente e radicato”.

“Si trattava di un traffico che non trovava sosta né di giorno né di notte – ha puntualizzato il capitano Cristiano Angelillo – . Se da una parte abbiamo avuto serie difficoltà per installare le telecamere, senza le quali non avremmo potuto monitorare i traffici – dall’altra, però, c’è stata una maggiore apertura da parte degli abitanti del posto. Le indagini si sono svolte per un periodo complessivo di circa quattro mesi, durante i quali si sono avvicendati clienti di varie età e classi sociali: da universitari, a imprenditori, persino a turisti, soprattutto nel periodo estivo”.


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