"Caro assessore Russo, adesso | aboliamo tutti i privilegi" - Live Sicilia

“Caro assessore Russo, adesso | aboliamo tutti i privilegi”

Riceviamo una lettera firmata da una professionista della Sanità che ha chiesto di non vedere pubblicato il suo nome. La pubblichiamo perché è la missiva garbata, di una persona che conosce quel mondo. Il tema è la mobilità.
Lettera sulla mobilità. In Primo Piano
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6 min di lettura

 In data 11/11/2010 l’assessore Massimo Russo su Livesicilia ha affermato : “Dico sì senza alcun dubbio alla mobilità extraregionale. In questi ultimi mesi ho già dato ampie rassicurazioni in tal senso e, adesso che le procedure sono quasi arrivate al traguardo, sono ragionevolmente convinto che sarà possibile accontentare le richieste di mobilità che stanno arrivando dai tanti siciliani costretti a emigrare nel corso degli ultimi anni per trovare un posto di lavoro. Comprendo bene l’impazienza dei tanti siciliani che vogliono tornare a lavorare nella propria terra e per la propria terra, sono certo che potremo accogliere le loro istanze in tempi rapidi. Da tempo, del resto, coltivo il sogno di riportare in Sicilia tutte le intelligenze e le professionalità che sono state costrette a lasciare la Sicilia perché mortificate dalle distorsioni del sistema e che poi hanno contribuito da protagonisti alla crescita di strutture ospedaliere del Nord”.

 In data 3/12/2010 l’assessore Russo sul Giornale di Sicilia ha dichiarato: “E’ un momento storico per la sanità siciliana dopo anni in cui siamo stati costretti al blocco del turn over per risanare i conti del passato – ha commentato l’assessore Russo -. Si torna ad assumere e lo facciamo nella massima trasparenza …”

 In data 11/01/2011 l’assessore Russo sul Giornale di Sicilia ha detto: “L’assessorato per la Salute ha dato ampio risalto ai bandi per le nuove assunzioni, sottolineando – qualora ce ne fosse bisogno – che saranno tutelati i principi di trasparenza e correttezza. I nostri uffici, così come quelli delle aziende sanitarie, sono disponibili a fornire qualunque tipo di informazione necessaria”.

In data 07/01/2011 sulla Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana sono stati pubblicati i bandi di mobilità regionale ed extraregionale, rispettivamente per il bacino della Sicilia Orientale ed Occidentale , nei quali si legge che : “La formulazione della graduatoria sarà effettuata, dando priorità alla mobilità regionale, sulla base del punteggio complessivo riportato da ciascun candidato, risultante dalla somma dei punteggi conseguiti nei titoli di carriera, nei titoli accademici e di studio, nelle pubblicazioni e nel curriculum formativo e professionale”.

Lo scorso mese sui siti dell’ Asp 6 di Palermo e dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, sono state pubblicate le rispettive graduatorie provvisorie inerenti alle mobilità. Con rammarico si evince che, la totalità dei posti disponibili a concorso è stata assegnata ai dipendenti di strutture regionali. Decade del tutto la dichiarazione di Russo al punto 1.

A fine marzo ho assistito alle prime convocazioni dei candidati all’ ASP 6 di Palermo, per la verifica dei documenti originali e la conseguente formazione delle graduatorie definitive, ad oggi non ancora formulate. In tale occasione sono venuta a conoscenza che alcuni dipendenti di ruolo presso Ospedali Classificati, come per esempio il “Buccheri La Ferla” di Palermo , siano stati inclusi in graduatoria , nonostante il bando fosse rivolto esclusivamente ai dipendenti di Aziende Ospedaliere ed Enti del SSN.

A tal proposito ho trovato la sentenza di Cassazione n.14672 che in data 23/06/2009 si è così pronunciata “L’istituto della mobilità del personale delle Pubbliche Amministrazioni, previsto dall’art. 33 del d.lgs. 3 febbraio 1993, n. 29, è preordinato alla copertura del fabbisogno di personale delle Amministrazioni medesime senza ricorrere a nuove assunzioni, ma utilizzando il personale eccedente di altre Amministrazioni pubbliche, sicché non può operare per realizzare l’assunzione di personale estraneo alla P.A.; ne consegue che, nell’ambito degli enti appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale, la mobilità non può essere attivata per il personale di enti ospedalieri “classificati” ai sensi degli artt. 1 e 20 della legge 12 febbraio 1968, n. 132, giacché non ricompresi tra le Amministrazioni pubbliche. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza di merito che aveva escluso la possibilità di ricorrere alla procedura di mobilità in relazione a personale di ospedale “classificato”, rilevando che la classificazione importa l’equiparazione agli enti del S.S.N. ai soli fini della valutazione del servizio e dei titoli del relativo personale per i concorsi per le assunzioni ed i trasferimenti, questi ultimi all’interno, però, di ciascun ordinamento).”

Con mio grande stupore ho appreso che l’Ufficio Concorsi dell’ASP 6 di Palermo sconosce la sopracitata sentenza ed intende considerare valide le domande di mobilità provenienti da personale dipendente di ospedali classificati sulla base di non meglio specificate direttive assessoriali, commettendo così un grave illecito amministrativo. Mi chiedo, come si possa pensare di assumere nel Servizio Sanitario Regionale personale dipendente di un Ente Classificato a cui ha avuto accesso con modalità e procedure non necessariamente “parificate” al concorso pubblico, compresa la chiamata diretta. Dubito che il Dott. Russo, in qualità di Assessore e Magistrato possa condividere tale scelta verso cui sono orientati l’ASP 6, capofila per il “bacino occidentale” e l’Ospedale Cannizzaro per il “bacino orientale”. Da qualche settimana cerco di mettermi in contatto con gli uffici competenti dell’ASP 6 per ottenere delucidazioni al riguardo ma nessun dipendente risponde al telefono, in barba alla promessa fatta da Russo di cui al punto 3.

L’unica fonte di informazione, che ha permesso a me e a pochi altri colleghi di seguire da lontano l’operato delle amministrazioni in causa, è un forum on-line creato lo scorso anno, in seguito alla notizia che sarebbero stati pubblicati i bandi di mobilità extraregionale. Su questo forum, un infermiere professionale attualmente di ruolo presso una struttura ospedaliera siciliana, recentemente ha fatto sapere che, nonostante non siano ancora state formulate le graduatorie definitive per le mobilità regionali/extraregionali, le amministrazioni abbiano già convocato i primi candidati per essere assunti nei primi giorni di maggio. Se questa notizia venisse confermata, si consumerebbe un’ ingiustizia nei confronti dei professionisti sanitari “extraregionali”, che sono stati usati come propaganda politica, con la promessa di un loro rientro in massa in Sicilia, per poi finire in coda alle graduatorie, superati dai candidati “regionali”. Se si esaminano le graduatorie, è facile notare come, i dipendenti regionali con punteggi minimi e con minore anzianità di servizio, abbiano scavalcato i colleghi con un maggior numero di anni di servizio alle spalle, soltanto sulla base dell’appartenenza alla Regione Sicilia. Si arriva allo sconcertante paradosso in cui, diversi candidati con requisiti di gran lunga minori a quelli di molti altri colleghi, e con punteggi prossimi allo zero, abbiano occupato tutti i posti messi a concorso, superando i colleghi con punteggi maggiori. Si è messa in atto quindi, l’abolizione di tutti i principi di meritocrazia. Non avendo avuto modo di ottenere risposte nelle sedi opportune, ho pensato di informare la stampa, augurandomi che l’Assessorato possa essere chiamato a rispondere sulla superficialità ed sulla mancanza di trasparenza con cui gli uffici competenti stanno operando. Voglio chiarire di non avere alcuna remora nei confronti dei colleghi siciliani che hanno avuto la possibilità di collocarsi fra i primi posti utili in graduatoria, la responsabilità di quanto raccontato sopra non è certo loro.

Riconosco all’assessore l’onestà di aver voluto riattivare i concorsi e le mobilità come modalità di selezione per le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, in una regione in cui da ormai troppi anni, il precariato, la clientela e il voto di scambio sono stati l’unico modo per accedere ad un posto di lavoro, salvo rare eccezioni.

L’assessore però dovrebbe prendere atto di aver annunciato il rientro di centinaia di siciliani dal nord, nonostante con tali bandi si sia soltanto garantito il privilegio per pochi siciliani di cambiare la loro sede lavorativa all’interno della regione, dimenticando di avere pubblicamente condiviso il “sogno di riportare in Sicilia tutte le intelligenze e le professionalità che sono state costrette a lasciare la Sicilia perché mortificate dalle distorsioni del sistema e che poi hanno contribuito da protagonisti alla crescita di strutture ospedaliere del Nord”(intervista LiveSicilia 11/11/2010).

Lettera firmata


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