Due giorni di studio|per rilanciare l'economia - Live Sicilia

Due giorni di studio|per rilanciare l’economia

“Trapani a vele spiegate, la rotta verso uno sviluppo sostenibile”: è il tema della due giorni che domani e dopodomani porterà nella città dei due mari politici, economisti, esperti di marketing del territorio e giuristi che si confronteranno sulle potenzialità economiche del territorio trapanese. Obiettivo, individuare le strategie per rilancio del territorio nel contesto internazionale, attraverso la realizzazione di un vero e proprio piano di marketing. L’incontro, che si svolgerà nel salone conferenze della Camera di Commercio di Trapani e che è stato presentato stamattina presso la sede di Unioncamere Sicilia, a Palermo, prevede la partecipazione, tra gli altri, del ministro per l’innovazione, Renato Brunetta.

“Il territorio della provincia di Trapani – ha detto oggi il presidente della Camera di Commercio di Trapani, Giuseppe Pace – può vincere la scommessa con lo sviluppo. È evidente che Trapani, come del resto molte altre città del Sud Italia, non ha le condizioni per fare tutto da sola: occorre mettere a frutto e a sistema competenze, risorse e potenzialità ma soprattutto migliorare e rendere efficienti le interlocuzioni con gli altri attori economici e soggetti istituzionali”.

Il piano, elaborato da Matteo Caroli, vicepreside della facoltà di Economia della Luiss, punta sul patrimonio culturale e produttivo del territorio. L’attenzione è focalizzata soprattutto sul turismo e l’agroalimentare, comparti di punta dell’economia trapanese che sta registrando una ripresa dell’export. In particolare, le esportazioni di beni e servizi sono passate dai 176 milioni del 2009 ai 320 milioni nel 2010 (+30,8%). È, però, cambiata la composizione merceologica dei beni venduti all’estero: il vino che fino a qualche tempo fa tirava la volata dell’export, ha registrato un calo del 9,74% a causa del calo degli ordini da parte di Francia e Germania. Importante è il comparto oleario che, nel 2010, ha fatto registrare un aumento dell’export del 29,42% rispetto all’anno precedente: “L’olio – spiega il segretario generale di Unioncamere Alessandro Alfano – è un prodotto di nicchia, ma sono sempre di più, e non solo in Italia, i consumatori che cercano il made in Sicily. Per questo viene considerato un prodotto fondamentale sul quale puntare”. Col segno più anche i dati relativi al lapideo, al comparto della frutta e degli ortaggi e a quello del pesce lavorato e conservato.

“La crescita dell’export nel Trapanese – continua Alfano – rappresenta un’importante segnale di ripresa dell’economia locale. Una rondine, però, non fa primavera e le imprese, soprattutto le più piccole, avvertono ancora le ultime code della crisi economica-finanziaria. La sfida del futuro si gioca sicuramente sul mercato globale, ecco perchè le nostre imprese devono puntare su innovazione e marketing per essere più competitive”. Fondamentale per il turismo a Trapani è anche la presenza dell’aeroporto e del vetore Ryanair.

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