Il bagno, il colpo, il coltello | Il macabro film di un delitto - Live Sicilia

Il bagno, il colpo, il coltello | Il macabro film di un delitto

Corrao, oggi l'autopsia
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L’ha aiutato a fare il bagno come tante altre volte, ma quando l’ex senatore del Pci Ludovico Corrao è andato in camera da letto per vestirsi lo ha tramortito con una statuetta in avorio e l’ha sgozzato con un coltello, staccandogli quasi la testa. Quindi è uscito dalla stanza, ma prima di telefonare ai carabinieri per confessare il delitto è tornato nell’appartamento e ha infierito sul cadavere, tagliando le vene ai polsi e colpendolo al torace. E’ il racconto che Saiful Islam, il domestico di 21 anni reo-confesso e indagato per omicidio volontario, ha fatto agli investigatori che lo hanno ascoltato per diverse ore nel tentativo di capire qual è il movente dell’omicidio dell’ex sindaco di Gibellina (Tp) di 84 anni, ucciso nella sua camera da letto nel baglio che ospita la Fondazione Orestiadi, di cui era presidente.

L’assassino, che ora è rinchiuso nel carcere di Marsala (Tp), ha raccontato che dopo avere colpito a morte il suo datore di lavoro avrebbe pensato al suicidio, tentando di farsi investire da alcune auto, ma senza riuscirci. Tra l’ex senatore del Pci e il domestico, secondo quanto trapela, c’era intimità. Corrao lo aveva assunto due anni fa e il ragazzo viveva in un appartamento attiguo a quello dell’ex parlamentare. I due passavano molto tempo insieme, passeggiando sottobraccio a Gibellina e ad Alcamo, città d’origine del politico. Non è ancora chiaro però quale sia stata la scintilla che abbia scatenato il raptus omicida.

Dalle indagini emerge che i due nei giorni scorsi avevano avuto dei diverbi, tant’è che il domestico sembrava svogliato e rispondeva in ritardo alle sollecitazioni dell’ex parlamentare: Corrao in più d’una occasione avrebbe manifestato ai propri collaboratori il disagio per le difficoltà finanziarie della Fondazione dovute ai tagli ai contributi pubblici col rischio di dovere licenziare qualcuno. Il domestico temeva di perdere il posto di lavoro, ma su questo punto gli investigatori sono cauti: stanno cercando di capire se quello del maggiordomo era solo un timore o se Corrao, in effetti, gli avesse comunicato qualcosa. Oggi pomeriggio intanto il medico legale, su disposizione dal sostituto procuratore di Marsala, Giacomo Brandini che coordina l’inchiesta, effettuerà l’autopsia, nell’obitorio del cimitero di Castelvetrano. La salma sarà poi’ trasferita nella camera mortuaria allestita nel municipio di Gibellina, dove il sindaco Rosario Fontana ha proclamato tre giorni di lutto cittadino. I funerali sono previsti per le 9 di giovedì, nella chiesa madre della cittadina che Corrao riportò alla luce dopo il terremoto del ’68 che devastò la Valle del Belice.

La Fondazione Orestiadi ha già fatto sapere che si costituirà parte civile al processo per l’omicidio Corrao. E ha incaricato l’avvocato Vito Bonanno, stretto collaboratore dell’ex senatore, di rappresentare legalmente la Fondazione anche ”in relazione a eventuali notizie che potrebbero danneggiarne l’onorabilita”’. La guida della Fondazione è stata affidata in qualita’ di presidente vicario a Giulio Ippolito, altro stretto collaboratore dell’ex senatore.


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