Lo scaldacollo che copriva parte del viso? “Era un pomeriggio freddo a Palermo”. I guanti in lattice in tasca? “Faccio il parrucchiere, mi servono per lavoro”. La sua strana attesa davanti alla gioielleria? “Avevo un appuntamento”. Davanti al Giudice per le indagini preliminari, Giovanni Celesia, assistito dall’avvocato Tommaso Scanio, nega ogni accusa. Con la rapina, dice il consigliere di circoscrizione di 43 anni, non c’entra nulla. Il gip si è riservato la decisione sulla convalida del suo fermo.
Convalida che invece è arrivata per Rocco Pirrotta, pregiudicato di 35 anni, e Giovanni Mancuso, di 40, anche lui con precedenti penali. Sono i due uomini bloccati mentre due giorni fa tentavano l’assalto al laboratorio di un orafo in via Sferracavallo. Hanno detto di non conoscere Celesia che, secondo l’accusa, faceva da palo ai rapinatori. Avrebbe pure tentato di fuggire. Sotto la macchina degli altri due arrestati è stato trovato un revolver calibro 38 caricato con cinque proiettili. Celesia, eletto nel 2007 nelle file dell’Udc nella circoscrizione Cruillas-Cep-San Lorenzo e poi transitato al Gruppo Misto.
