Micciché: "Mettiamo da parte i rancori"| Fli: "Costa non sarà il nostro candidato" - Live Sicilia

Micciché: “Mettiamo da parte i rancori”| Fli: “Costa non sarà il nostro candidato”

LE REAZIONI
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L’apertura al Pdl di Massimo Costa suscita reazioni diverse nella coalizione che dovrebbe sostenerlo e che ieri aveva emanato un documenti unitario al termine di un summit. Rabbiosa quella di Fli. “L’improvvisa conferenza stampa di Costa – dice Carmeo Briguglio – costituisce per il metodo e i contenuti un atto di slealta’ sul piano dei rapporti politici e della correttezza personale nei confronti di tutte le forze che insieme a lui hanno firmato il documento a sostegno della sua candidatura. Quanto ai contenuti prendo atto che Costa, con le sue esplicite dichiarazioni, per sua scelta rifiuta di essere il candidato di tutto il Terzo Polo e certamente di Fli. Nelle prossime ore prenderemo una decisione spero d’intesa con tutti i partiti che compongono il Terzo Polo”.

Secondo Fabio Granata “l’inaffidabilita’ di Massimo Costa supera ogni immaginazione. Non so da cosa dipenda ma non e’ piu’ argomento che possa riguardarci poiche’ non e’ piu’ il nostro candidato: Palermo ha ‘gia’ dato’ e merita ben altro. Lealta’, chiarezza, responsabilita’, consapevolezza sono le basi di una nuova politica: purtroppo devo constatare amaramente che Massimo Costa ne e’ totalmente privo e diventa oggettivamente strumento di un tentativo di restaurazione dei vecchi interessi che, per fortuna di Palermo, non riuscirà”.

Tra i finiani, però, da registrare la posizione di Alessandro Aricò che invita al confronto. “La situazione politica che si e’ venuta a creare a seguito della dichiarazione del candidato sindaco Massimo Costa – dice il deputato regionale – altro non fa che confermare l’assenza di una qualsivoglia proposta politica e programmatica del Pdl e di un candidato che possa competere per la futura guida della citta’. In questa ottica non stupiscono piu’ di tanto le dichiarazioni di Costa che, pensando ad una grande coalizione di moderati per il futuro di Palermo, compie una azione di salvataggio nei confronti dei nostri ex alleati, destinati ad una bocciatura elettorale. Palermo rappresenta un test politico nazionale ed e’ quindi ancora piu’ importante che si mantenga l’unita del Terzo Polo. Pur condividendo l’appello di Costa ai moderati della citta’, e quindi non solo all’Api e al Pdl, ma anche a tutti i movimenti civici che possono portare un contributo di idee e di programmi alla futura amministrazione, sarebbe inaccettabile riproporre le stesse facce o peggio ancora, le stesse vecchie logiche che hanno portato Palermo sul baratro nel quale ci troviamo. Siamo certi che della questione saranno investiti gli uffici politici nazionale e regionale, e convoco fin da ora la direzione provinciale in maniera permanente fino a quando questa vicenda non sara’ chiarita”.

Per Gianfranco Micciché “quella di Massimo Costa e’ una posizione seria e coraggiosa. Chiedo a tutti di mettere da parte gli antichi rancori – sui quali potrei dare lezioni all’universita’ – e pensare, invece, di piu’ al bene comune e al futuro della politica”.

Interviene anche Gianpiero D’Alia, Udc. “Da quando abbiamo sottoscritto con Massimo Costa un patto civico per affrontare le emergenze della citta’ di Palermo – dice l’esponente centrista –  noi dell’Udc siamo al suo fianco in questa difficile campagna elettorale. Dal nostro punto di vista, quindi, non ci sono apprezzabili novità, Massimo non può essere un sindaco a sovranità limitata”.


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