Errori nei test somministrati: il Tar riammette studenti ricorrenti - Live Sicilia

Errori nei test somministrati: il Tar riammette studenti ricorrenti

Università
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Il Tar di Brescia ha accolto il ricorso di oltre cento studenti che avevano partecipato alle selezioni per i corsi di laurea per le professioni sanitarie dell’università di Brescia, dichiarando l’esame illegittimo e ammettendoli. L’ateneo è stato condannato a pagare circa quattromila euro di spese legali. Ai candidati erano stati forniti questionari non correttamente stampati dalla società privata cui l’università di Brescia aveva appaltato il servizio. In un caso vi era anche una domanda con due risposte esatte.

La Commissione ha deciso così di eliminare i quesiti con errori di stampa o con più risposte esatte. Gli studenti non ammessi hanno fatto ricorso per l’illegittimità dell’esame rivolgendosi agli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia, secondo i quali “l’accaduto ha comunque comportato un generale disorientamento nonché una perdita di tempo per tutti i candidati che comunque avevano provato a cimentarsi anche su tali quesiti”. Dello stesso avviso è il Tar di Brescia secondo cui la prova é stata falsata “e il mero depennamento dei quesiti non può aver ristabilito la par condicio. Tali fattori hanno contribuito a creare incertezza nei candidati rappresentando una difficoltà ulteriore e non marginale in una prova che sottopone, comunque, chi la sostiene ad una carica di stress emotivo”. “Sappiamo – dicono gli avvocati – che molti criticano un successo di questa portata che ha fatto entrare tutti, senza alcuna differenziazione; tuttavia noi siamo convinti che il diritto allo studio non sia suscettibile di essere sintetizzato con delle ‘crocette’ e che un’occasione vada concessa a tutti”.

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