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A Palermo scrutatori come buoi

Quattromila scrutatori costretti a un'odissea per ritirare il proprio compenso, sotto il sole cocente d'agosto. Il Comune allarga le braccia e per la Bnl è tutto normale. Ma cosa si aspetta a intervenire?

RIMPALLO DI RESPONSABILITA' TRA COMUNE E BNL
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Che a Palermo sia difficile lavorare è cosa nota, ma anche farsi pagare, di questi tempi, può essere un’impresa altrettanto ardua. Lo hanno scoperto anche gli scrutatori delle ultime elezioni comunali di Palermo, che in questi giorni si stanno recando alla filiale della Banca Nazionale del Lavoro di via Narciso Cozzo, in zona Teatro Massimo, per ritirare il proprio assegno.

E fin qui nulla di strano, se non fosse che la filiale in questione è l’unica autorizzata a pagare oltre quattromila persone in meno di 20 giorni con appena tre sportelli. E il risultato sono code chilometriche, sotto il sole cocente d’agosto, in una strada strettissima con gli scrutatori costretti a scansare le automobili in corsa o a ingannare il tempo dell’attesa (assai lungo) tentando disperatamente di intercettare il rivolo di aria condizionata che dalla banca filtra all’esterno. Su quasi 4500 scrutatori, infatti, solo una cinquantina ha deciso di farsi accreditare sul conto corrente il compenso; per tutti gli altri, invece, l’unica soluzione è la chilometrica fila.

Dal Comune allargano le braccia: la convenzione (in scadenza) con l’istituto di credito permette alla Bnl, che peraltro è incaricata anche di erogare buoni scuola o integrazioni all’affitto, di decidere quanti sportelli e filiali destinare al pagamento degli scrutatori, senza che Palazzo delle Aquile possa aprir bocca. Bnl, invece, sembra cadere dalle nuvole: ci sono dei turni già fissati e, d’estate, molti impiegati sono in ferie.

Non si comprende, quindi, in base a quale logica si destini una sola filiale per pagare oltre 4mila persone, come non si spiega come mai il Comune non corra ai ripari. Perché se è vero che la convenzione parla chiaro, è altrettanto vero che non è accettabile stipare dei cittadini come dei buoi per ore sotto il sole, costringendoli ad un supplizio da girone dantesco per ritirare soldi che spettano loro di diritto.

E se esercitare la propria moral suasion sulla Bnl perché risolva il problema non fosse sufficiente, il Comune dovrebbe quantomeno predisporre soluzioni alternative. A Palazzo delle Aquile chiediamo di intervenire, immediatamente, per una questione di civiltà e soprattutto per rispetto dei cittadini.


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