Il paziente fuggì in Olanda| Assolti due infermieri - Live Sicilia

Il paziente fuggì in Olanda| Assolti due infermieri

Cade l'accusa di abbandono di incapace. La Corte di appello ha assolto Giuseppe Sofia e Rosa Maria Amato, in servizio al dipartimento di Salute mentale dell'ospedale Cervello.

L'ospedale Cervello di Palermo

L'ospedale Cervello di Palermo

PALERMO – Non ebbero alcuna responsabilità nella fuga di un paziente dall’ospedale in Olanda. Cade l’accusa di abbandono di incapace. La Corte di appello di Palermo ha assolto Giuseppe Sofia e Rosa Maria Amato, infermieri dell’Unità operativa del dipartimento di Salute mentale dell’ospedale Cervello. In primo grado erano stati condannati a sei mesi ciascuno.

Secondo l’accusa, gli imputati non si erano presi cura di un paziente che si era così allontanato in un pomeriggio del maggio 2006. L’uomo era giunto in ospedale in esecuzione di un ordine di Trattamento sanitario obbligatorio disposto dal sindaco su richiesta del dipartimento di Salute mentale dell’allora Azienda sanitaria locale 6. Un provvedimento poi non convalidato dal giudice. Approfittando della temporanea assenza di sorveglianza, il paziente si era dato alla fuga. Sarebbe stato rintracciato alcuni giorni dopo in Olanda.

I legali hanno sempre sostenuto che le carenze strutturali del reparto – che i carabinieri del Nas avrebbero riscontrato l’anno dopo -, il mal funzionamento del portone d’ingresso, il continuo transito di personale non autorizzato, giocarono un ruolo determinante nella fuga.
“Unica colpa dei due infermieri – spiega ironicamente l’avvocato Carlo Emma – fu il non avere applicato misure inumane di controllo su un paziente che non mostrava alcun sintomo di pericolosità, né aveva dato adito a sospetto. Quelle stesse misure la cui adozione ha dato vita a casi gravissimi in altre strutture sanitarie d’Italia”. La difesa ha sollevato anche un’eccezione di tipo “formale”: “La mancata convalida del Trattamento sanitario da parte del giudice avrebbe potuto consentire al malato di allontanarsi dal reparto e nessuno, in mancanza di ulteriori elementi di rischio, avrebbe potuto fermarlo”. “Confidiamo adesso – aggiunge l’avvocato Ferdinando Lo Voi – nella definitiva archiviazione del procedimento disciplinare attivato a carico dei due infermieri”.

La sentenza di assoluzione è della terza sezione della Corte d’appello, presieduta da Raimondo Lo Forti, a latere Egidio La Neve e Mario Conte.


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