Toto-assessori, i nomi | Ma mancano le donne - Live Sicilia

Toto-assessori, i nomi | Ma mancano le donne

Nel Pd quasi certo Cocilovo, papabili Cracolici, Crisafulli e Capodicasa. Genovese pensa a un tecnico di Messina. Nell'Udc i più quotati sono Leanza, Ardizzone e Firetto. L'Api spera e Dipasquale (nella foto) è quasi certo. Ma c'è un problema "rosa"

Le trattative
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Rosario Crocetta

PALERMO – Di sicuro C’è che sarà un governo “poli-tecnico”. Attorno a Rosario Crocetta si formerà una squadra mista, con politici di professione (in maggioranza) e tecnici d’area. Una squadra che già comincia a prendere corpo nelle trattative interne alla coalizione e agli stessi partiti.

La definizione delle caselle degli assessori si incrocia con la partita per la presidenza dell’Ars. Antonello Cracolici, per esempio, se non approderà alla presidenza di Sala d’Ercole, dovrebbe entrare in giunta con una delega di peso. Per lui si parla dell’economia. In alternativa, entrerebbe in squadra direttamente Beppe Lumia, da molti considerato il vero dominus del blocco che ha portato alla presidenza Rosario Crocetta. Gli altri assessori del Pd, dovrebbero rappresentare le principali correnti del partito. Per l’area che fa riferimento al segretario Giuseppe Lupo e a Sergio D’Antoni, i giochi dovrebbero essere fatti: il nome è quello di Luigi Cocilovo, storico leader Cisl ed ex europarlamentare. Per la corrente Innovazioni, i giornali insistono su Franco Rinaldi, messinese e recordman di preferenze in questa tornata elettorale, e Baldo Gucciardi. Ma Francantonio Genovese sarebbe pronto a tirare fuori dal cilindro un tecnico d’area messinese, top secret il nome. Resta la così detta area Mattarella, per la quale potrebbero scendere in campo direttamente i pesi massimi Mirello Crisafulli o Angelo Capodicasa.

I democratici sperano di poter rosicchiare qualche altro posto al tavolo della trattativa. In quel caso potrebbero entrare in corsa Manlio Mele, di cui si parla per l’assessorato ai Beni culturali, e Giacomo Scala.

Quanto all’Udc, i centristi dovrebbero partire da almeno tre assessorati. Lino Leanza e Giovanni Ardizzone, papabili per la presidenza dell’Ars, entrerebbero in squadra se altri dovessero accasarsi su quella poltrona. In corsa per un posto anche il neodeputato Lillo Firetto, spinto da un’ottima performance elettorale, e Nino Dina, che ha fatto il pieno di preferenze a Palermo. Anche se la polemica per il “cuffariano” Dina in giunta con Crocetta sarebbe certamente dietro l’angolo, e questo certo non aiuta la causa del politico di Vicari. E ad ogni modo, il buon risultato della lista di D’Alia, insieme al risultato non travolgente del Pd, potrebbe far scattare una poltrona in più ai democristiani.

Restano i posti in quota Lista Crocetta. Uno è già prenotato per Lucia Borsellino, figlia di Paolo, che dovrebbe ricevere il testimone da Massimo Russo alla Sanità. Un altro tecnico graditissimo a Crocetta è il vicequestore Antonio Malafarina. Un posto, per la precisione l’assessorato all’Agricoltura, pare essere prenotato per Nello Dipasquale, ex sindaco di Ragusa, che si dice sarebbe pronto a quel punto a dimettersi da deputato lasciando posto a Fabio Nicosia. C’è poi l’Api di Rutelli, che a differenza del Psi, che ha eletto i suoi deputati, è rimasta all’asciutto per pochi voti. Potrebbe reclamare una poltrona, magari per l’uscente Beppe Spampinato o per il coordinatore regionale Bartolo Fazio.

Il problema è che tutti i nomi che cirolano sono maschili. E Crocetta ha detto più volte di volere una presenza adeguata di donne nella sua giunta. Un elemento che potrebbe scompaginare i giochi rimescolando di parecchio le carte.

 


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