PALERMO – Bisognerà attendere la prossima settimana, probabilmente mercoledì, per l’approvazione della Finanziaria regionale in Giunta. Nessuna riunione del governo Schifani è in programma in questa settimana. Inevitabile, quindi, che il disco verde alla legge di stabilità, di fatto già pronta, slitti ulteriormente. Il giorno decisivo sarà mercoledì 8.
Finanziaria ancora in attesa
L’ultima seduta di Giunta a Palazzo d’Orleans ha portato all’approvazione del Rendiconto 2022 e del bilancio 2024-2026 vidimato dal parere dei revisori dei conti, ma per la Finanziaria il governo, su richiesta del presidente della Regione Renato Schifani, si è preso una ulteriore pausa di riflessione. Schifani ha spiegato il rinvio come “un fatto tecnico”, necessario per portare all’interno del ddl alcune norme che stavano a cuore al governatore, come quelle annunciate all’Ars per la lotta agli incendi.
Finanziaria, le prossime tappe
Una volta approvata la legge di stabilità, i documenti verranno inviati all’Ars dove inizieranno il loro viaggio nelle commissioni di merito. L’ultimo scoglio prima dell’Aula sarà quello della commissione Bilancio, poi il testo potrà affrontare le acque di Sala d’Ercole. Difficile dire ora se il mare che la Finanziaria dovrà solcare sarà in tempesta o meno. L’auspicio ribadito da Schifani a più riprese è che si possa giungere all’approvazione definitiva da parte dell’Aula.
All’Ars è tempo di ‘Collegato ter’
Un primo segnale potrà arrivare dall’esame del ddl Collegato ter. Il testo è già arrivato a Palazzo dei Normanni e venerdì 3 novembre scade il termine per gli emendamenti a un documento che, di fatto, rappresenta una vera a propria manovrina pre-Finanziaria che aprirà la sessione di bilancio a Sala d’Ercole. “La Finanziaria è ormai come una serie Netflix, a puntate”, ha ironizzato il deputato del Pd Antonello Cracolici nel corso della discussione generale sul testo. Tra le norme del Collegato ter’, un ddl figlio delle disposizioni che non avevano trovato posto nella precedente Finanziaria e che con il passaggio nelle commissioni è lievitato fino a raggiungere quota 34 articoli, ci sono i quaranta milioni di euro destinati ad abbattere l’incremento dei mutui-casa per le famiglie. nel testo anche gli oltre 41 milioni di euro per chiudere definitivamente la Resais. Il ddl contiene anche il via libera alla quarta rata dei trasferimenti ai Comuni.