Bilancio, "Stancanelli |ha tentato di risanare" - Live Sicilia

Bilancio, “Stancanelli |ha tentato di risanare”

La Corte dei Conti ha inviato al Comune una nuova relazione: "Le scritture contabili dell’Ente -si legge -non rappresentano la reale situazione finanziaria”. Esisterebbero "diverse irregolarità contabili", ma viene dato atto a Stancanelli di aver tentato di risanare.

NUOVO DOCUMENTO DELLA CORTE DEI CONTI
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CATANIA- La Corte dei Conti ha inviato una nuova, corposa relazione, sull’attività finanziaria del Comune. Nel documento evidenzia l’esistenza di un “grave squilibrio finanziario” e di “rilevanti anomalie gestionali”.

Una delibera articolata – lunga ben 108 pagine e di cui LiveSiciliaCatania è in possesso – nella quale vengono sottolineati tutti gli elementi che incidono sulle casse comunali e sui bilanci dell’Ente.

Nel documento, la Corte dà atto all’attuale amministrazione guidata dal sindaco Raffaele Stancanelli di aver tentato di risanare le casse comunali, ma sottolinea in più punti che ciò non è stato sufficiente ad eliminare le criticità.

“Va evidenziato innanzitutto – scrive la Corte nelle conclusioni – che le scritture contabili dell’Ente non hanno sin qui rappresentato fedelmente la reale situazione finanziaria in cui versa il Comune”.

Si parla di “diverse irregolarità contabili” che hanno consentito di rispettare i vincoli di finanza pubblica, ma solo formalmente: la Corte si riferisce a “movimentazioni anomale dei capitoli relativi ai servizi per conto di terzi, utilizzati per importi ingenti e per casi non previsti dall’ordinamento finanziario”, ma anche “all’elevatissimo ammontare dei debiti fuori bilancio non ancora riconosciuti, sebbene già noti all’Ente da diversi esercizi”.

Non solo. L’organo di controllo sottolinea, ancora una volta, la gestione “inefficiente” delle società partecipate, quasi tutte in deficit: ciò avrebbe portato “all’accumulazione da parte dell’intero sistema, di crediti nei confronti dell’Ente per oltre 121 milioni di euro” e la ormai permanente crisi di liquidità “derivante dal consistente lasso temporale che intercorre tra le riscossioni e i pagamenti e dall’eccessiva mole dei residui attivi di difficile riscossione”. Entrambi gli elementi costringono il Comune a chiedere continuamente anticipazioni di cassa “senza le quali non vi sarebbero risorse liquide minimamente sufficienti ad assicurare le normali funzioni del Comune”.

La Corte dei Conti torna anche sulla mancata vendita del patrimonio immobiliare -che, sebbene annunciata dall’amministrazione per recuperare alcune somme, non è stata ancora realizzata – e sulle spese definite “rigide” tra le quali quelle per il personale.

Si fa riferimento, inoltre, ai 140 miliondi di contributo straordinario del Cipe che hanno evitato il dissesto economico e che, invece di condurre a un vero e proprio risanamento finanziario, avrebbero prolungato lo stato di crisi.

“Nonostante la nuova amministrazione abbia cercato di contrastare le patologie ereditate dalle passate gestioni – si legge ancora nelle conclusioni del lungo documento – le iniziative intraprese hanno stentato a manifestare i propri effetti anche a causa dei nuovi e molteplici vincoli finanziari introdotti negli ultimi anni dal legislatore nei confronti degli enti locali”.

Per la Corte dei Conti questi elementi, combinati tra loro “manifestano una conclamata condizione di sostanziale paralisi”. Secondo l’organo di controllo, dunque, “appare quanto mai necessario procedere a un rigoroso accertamento delle poste creditorie vetuste – si legge nelle ultime righe – e a un generale ripristino della correttezza delle motivazioni contabili, al fine di pervenire alla determinazione del reale risultato di amministrazione e di fornire attendibilità alle rappresentazioni contabili dell’Ente”.

L’assessore al Bilancio Roberto Bonaccorsi, contattato da Livesicilia Catania proprio mentre tornava da Palermo dopo essere stato ascoltato dalla Corte dei Conti, ha preferito non commentare i particolari dell’incontro.

“La relazione della Corte dei Conti – spiega a LiveSiciliaCatania Raffaele Stancanelli– fa parte dell’ordinario dialogo che da quattro anni prosegue con gli organi di controllo”.

Il sindaco conferma di essere “sereno”, oltre che “consapevole del grande lavoro che è stato fatto”.

 

 

 


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