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La protesta degli studenti. Tornano le occupazioni

La prima occupazione è scattata al liceo scientifico Stanislao Cannizzaro di via Arimondi. Presidio davanti al classico Umberto I. La prossima settimana previste assemblee in altri istituti.

RAGAZZI SUL PIEDE DI GUERRA
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La protesta degli studenti palermitan

PALERMO – Il mondo studentesco è in subbuglio. Dopo le manifestazioni di questi giorni in difesa del diritto allo studio e contro la politica di austerity del governo nazionale inizia la stagione delle occupazioni negli istituti superiori. I primi ad occupare la scuola sono stati gli studenti del liceo scientifico Stanislao Cannizzaro di via Arimondi. La decisione è stata presa al termine di un’assemblea nel corso della quale non sono mancate le divisioni sui metodi da adottare per la protesta.

Di fronte al liceo classico Umberto I è in corso un presidio e lunedì gli studenti dovrebbero occupare l’istituto. Si tratta delle prime due scuole in stato d’agitazione per un autunno che si preannuncia torrido. La prossima settimana la mobilitazione dovrebbe sostarsi in altri istituti. I licei Garibaldi, Regina Margherita e Croce, gli istituti Ferrara, Rutelli, Volta, Salvemini, Dolci e Majorana fra lunedì e martedì svolgeranno assemblee ordinarie e straordinarie. Il liceo classico Meli invece andrà in cogestione, ma c’è una linea apparentemente compatta contro l’occupazione.

In prima fila nella protesta due associazioni studentesche: il Coordinamento degli Studenti Medi e la Rete degli Studenti Medi. I primi sono stati protagonisti della manifestazione di venerdì: si tratta dello zoccolo più radicale del movimento. La Rete invece ha manifestato questa mattina e mette insieme una linea più equilibrata, che però non disdegna l’occupazione come metodo di protesta. “Lunedì faremo un’assemblea pomeridiana all’Iti Vittorio Emanuele – sostiene Andrea Manerchia della Rete –, per fare un punto sulle iniziative e decidere i nuovi metodi i protesta. Lanciamo le occupazioni come metodo di riflessione e dibattito. Vogliamo una protesta di contenuto”.

Queste invece le parole di Bianca Giammanco, esponente del Coordinamento: “C’è un clima di mobilitazione in tutte le scuole. Noi non lesineremo energie per proporre questo momento importante di riflessione”. Le fa eco Federico Guzzo: “Sono moltissimi gli istituti che fra lunedì e martedì occuperanno. Sarà un’occasione per aprirci all’esterno e sviluppare un sapere alternativo, confrontandoci con altre realtà sociali”.

Abbiamo chiesto un commento allo stato di agitazione fra le scuole superiori palermitane all’assessore comunale al ramo Barbara Evola: “Esprimo la mia solidarietà a sostegno degli studenti e dei precari che hanno manifestato per il futuro in salvaguardia del bene comune scuola. Do la mia piena solidarietà alla lotta, ma esprimo anche un rifiuto totale e ideologico della violenza. Non mancano motivi affinché si esacerbino gli animi di questi ragazzi, che non vedono il proprio futuro. Queste iniziative però fanno ben sperare, dal momento che accendono l’attenzione sul capitolo scuola, troppo trascurato dalla politica nazionale”.


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