Pua, parla il patron del progetto da 500 milioni |Bissoli: "Non sarà cementificazione selvaggia" - Live Sicilia

Pua, parla il patron del progetto da 500 milioni |Bissoli: “Non sarà cementificazione selvaggia”

Renzo Bissoli, amministratore di Stella Polare, la società che realizzerà il cosiddetto Pua nella parte meridionale della città, spiega a LivesiciliaCatania in cosa consiste il mega progetto da 500 milioni di euro e risponde alle numerose critiche. "Non c'è alcuna volontà speculativa" -afferma Bissoli. PRIMA PUNTATA.

Il piano per Catania sud
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Ecco dove sorgerà il progetto Stella Polare

CATANIA – Approvato tra gli ultimi atti di un Consiglio comunale in scadenza, dovrebbe cambiare completamente non solo il volto della città, ma anche il sistema economico che ne sostiene la crescita. È il progetto della società Stella Polare relativo al Piano urbanistico attuativo Catania sud, conosciuto come Pua: un grandissimo centro polifunzionale, che sorgerà nell’area meridionale della città compresa tra l’aeroporto e la via San Giuseppe la Rena, a due passi dalla Playa, e che, nelle intenzioni di chi lo ha pensato e presentato, vuole fare da volano per lo sviluppo della città non solo dal punto di vista strettamente turistico, ma anche da quello occupazionale. A sostenerlo è lo stesso progettista nella relazione in cui si evidenzia l’interesse pubblico del piano. “Questo investimento nel suo inscindibile insieme – si legge – riveste un importante interesse pubblico in quanto può contribuire in modo importante alla soluzione del problema occupazionale della provincia catanese, sia perché attuerà molte assunzioni dirette, sia perché metterà in moto uno rilevante nuovo sviluppo in molti settori merceologici (non solo turistici)”.

Superato il 25 marzo corso, l’ultimo ostacolo, ovvero il piano di espansione dell’aeroporto Fontanarossa e le prescrizioni dell’Enac, che hanno costretto Stella Polare ad apportare alcune significative modifiche – nella zona di rispetto dell’aeroporto sono state concentrate le strutture a diverso impatto antropico, a seconda delle distanza dalla pista, e i quattro comparti originari sono stati unificati in un unico comparto – l’assemblea cittadina, con 23 voti favorevoli e 3 astenuti, ha dato dunque il proprio ok, dando così il via libera al progetto che cambierà un’ampia zona della città, modificando inevitabilmente quelle limitrofe. Ma cosa sia esattamente questo Pua, di cui si parla almeno dal 2002, non tutti lo sanno.

“Nasce con l’obiettivo di affiancare all’offerta turistica siciliana, una nuova serie di attrattive in grado di attirare nuove e diversificate  tipologie di domanda, di allungare i tempi di permanenza media dei turisti -spiega a LivesiciliaCatania Renzo Bissoli, amministratore di Stella Polare. Un grande progetto che dovrebbe trasformare una porzione della zona sud della città, lungo il viale Kennedy, in un grande centro per la ricezione, in particolare del turismo congressuale, con alberghi, acquario, una piccola galleria commerciale, centro sportivo, ecc., per cui sono in molti, come Rifondazione Comunista, a gridare al “saccheggio di Catania”. “Non si può parlare di cementificazione selvaggia – sottolinea Bissoli – se l’impronta al suolo è il 12 per cento del totale. Il limite di altezza degli edifici è di 12 metri – aggiunge – eccetto che per l’acquario e per il centro congressi, in cui si arriva a 14metri per esigenze tecniche”.

<p>I numeri del progetto Stella Polare</p>

Bissoli risponde anche a quanti pensano che il progetto nasconda la volontà di realizzare una nuova struttura commerciale, ipotesi osteggiata da tutte le associazioni di categoria nella città a più alta densità di grandi centri. “Non si tratta di un centro commerciale – specifica Bissoli- ma di pochi negozi, sotto i 200 metri quadrati, legati all’attività dell’acquario, e 3 o 4 medie superfici sempre a servizio degli utenti dell’acquario”. Lo scopo di Stella Polare, al contrario, sarebbe quello di incentivare il commercio, dando una mano al settore profondament in crisi. “Offro a tutte le organizzazioni di categoria la possibilità, per chiunque abbia chiuso un negozio in centro storico – afferma l’amministratore di Stella Polare – di poterlo aprire nella nuova struttura, ad affitto zero. Io richiederò solo una percentuale del fatturato, in modo da dividere il rischio”. Bissoli vuole sottolineare l’assenza di volontà speculativa, spiegando come il 40 per cento del totale della superficie verrà destinato a parco urbano pubblico che verrà realizzato tra le strutture di Stella Polare e il viale Kennedy. “Un parco urbano regalato al Comune- conclude Bissoli – ma che sarà a carico di Stella Polare”.

<p>Previsioni occupazionali del progetto</p>

l Centro Polifunzionale “Stella Polare” prevede un investimento complessivodi circa 500 milioni di euro. Si tratta di un polo di nuova concezione che si compone di vari e diversi elementi tra di loro integrati e sinergici. Il complesso immobiliare avrà sede in un’area di circa 120 milioni di mq. Tra le strutture sono previsti: un Palazzo dei Congressi, tra le più grandi strutture dedicate in Sicilia; l’acquario, che sarà uno dei più grandi ed innovativi d’Europa e costituirà un unico architettonico con la galleria commerciale, il Parco Stella Polare, un parco divertimenti e numerose strutture sportive. Stella Polare cederà al Comune di Catania il 40% del terreno di sua proprietà (pari a 523.542 metri quadri), su cui realizzerà a proprie spese le seguenti opere di urbanizzazione: parcheggi per 136.220 mq, strade per 95-122 mq, il parco urbano costiero, per 257.659 mq, isole attrezzate per 21.517 mq.

 

 

 


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