PALERMO – L’impressione, adesso, è che la maggior parte dei problemi saranno solo spostati più in là. Dalla Formazione ai Forestali, passando per la tabella H. Nella notte la commissione Bilancio non è andata oltre l’approvazione del disegno di legge originario del governo, con qualche modifica. Il “grosso” della Finanziaria regionale resta tutto com’è. Così come è giunto dalle commissioni di merito. E il “grosso” per intenderci riguarda temi come quelli del precariato, degli enti beneficiari dei fondi della Tabella h, della dirigenza regionale, delle pensioni. Tutti argomenti che dovranno essere discussi nella giornata di domani.
Già. Perché la Finanziaria non arriverà in Aula neanche domani. Rimarrà a friggere ancora un po’ in Commissione. Dove raccontano di un clima comunque sereno e collaborativo. Nonostante la maggioranza continui a dare segnali di insofferenza e il governo non potrà contare su un supporto “certo” da parte dei Cinque stelle. Di certo non il miglior prologo per l’apparizione in Aula del testo, che giungerà a Sala d’Ercole probabilmente sabato, insieme al Bilancio, per la discussione generale. La domenica servirà per gli emendamenti. Quindi resteranno solo lunedì e martedì per la discussione. Insomma, come era ampiamente prevedibile già qualche giorno fa, bilancio e Finanziaria riceveranno il via libera dell’Aula all’ultimo respiro.
Ma i problemi, come detto, non finiranno lì. Come ha fatto comprendere già ieri in Aula il presidente Ardizzone: “Chiedo ai deputati di accantonare qualcosa per le leggi di settore”. Un concetto chiarito oggi dal capogruppo Udc Lino Leanza: “È evidente che le casse della Regione non possono consentire chissà che interventi. Ma una cosa chiederemo con forza al governo: bisogna trovare almeno 15-20 milioni per il finanziamento dei Fondi globali. Sono soldi che serviranno per ripartire, dopo l’approvazione del bilancio. L’Assemblea infatti non può fermarsi al 30 aprile. Dal giorno dopo bisognerà ricominciare a legiferare. E senza un euro in cassa saremmo costretti a occuparci solo di mozioni e ordini del giorno”. Insomma, dopo la corsa per l’approvazione del bilancio bisognerà mettersi a lavorare.
E i documenti contabili lasceranno irrisolte alcune questioni. A cominciare dallo spinoso tema della Formazione. L’apertura del governo al rifinanziamento dell’Avviso 20, infatti, si tradurrà, in realtà, in un complesso lavoro di concertazione con l’Europa per comprendere come i Fondi del Piano giovani possano essere utilizzati per i corsi. Servirà poi una forte rimodulazione da parte degli enti di Formazione, e probabilmente nuovi tavoli tecnici per capire come andare avanti. E con i sindacati il governo dovrà chiarire la vicenda dei Forestali. Una di quelle per le quali ieri la Commissione ha prolungato i lavori fino a tarda notte. I soldi sono quelli. E sembrano sufficienti per garantire i livelli occupazionali. Sul turn over invece i dubbi sono tanti. Il testomapprovato ieri conferma il blocco al contingente innservizio al 31 dicembre 2012.
Così come incerta è la fisionomia della cosiddetta Tabella H. L’intenzione di governo e maggioranza pare quella di confermare soltanto lo stanziamento complessivo di 25 milioni. I criteri per far parte degli enti beneficiari e il relativo contributo saranno il frutto, probabilmente, di un secondo intervento. Dopo l’approvazione della Finanziaria, appunto. Che procede lentamente. Ieri, come detto, è passato solo il testo originario. Approvato, dopo lunghe discussioni, il Fondo per gli enti locali, nella misura di 316 milioni. Ma sempre ieri, ecco uno “stop” non indifferente. Bocciati, infatti i ticket sanitari. Sia quelli riguardanti le ricette che quelli per i ricoveri di pazienti con redditi superiori ai 50 mila euro annui. Il governo ha dovuto rimangiarsi il provvedimento anche sulla spinta di una maggioranza che si è detta contraria attraverso le prese di posizioni di molti deputati. Non a caso oggi arriva la presa di posizione ufficiale del capogruppo del Pd, Baldo Gucciardi: “In questo momento non si possono chiedere ulteriori sacrifici ai siciliani – dice -. Vedremo se il governo riformulerà le proposte e modificherà i criteri e i parametri, ma se tutto resta così com’è, il Pd sarà contrario a questi ticket dovessero essere riproposti in aula”.
Un segnale di quello che potrà accadere da domani. Quando si dovrà parlare tra le altre cose, di tagli, precari, dirigenti regionali, pensioni, Irfis, comandati, Pip, Cerisdi. Quando sul tavolo della Commissione, insomma, piomberanno quattro tomi zeppi di emendamenti: circa 800. Da esaminare, approvare e bocciare in un giorno solo. Prima che sia troppo tardi.
CROCETTA … TIRAMMU A CAMPARI … CCA’ FESTA STA FINENNU
Non ho capito nulla. Ma quanti sono i soldi in meno rispetto allo scorso anno?
Quali somme non si potranno impiegare per la formazione?
Finiranno o meno privilegi e parassitismi?
Quanti parassiti moriranno?
Auspico che qualcuno risponda alle mie domande
“quelli riguardanti le ricette che quelli per i ricoveri di pazienti con redditi superiori ai 50 mila euro annui”
A me come molti altri, sembrava un giusto provvedimento di equità sociale…ma sapete quane famiglie siciliane possono contare su un reddito cosi elevato??? certo che no perché i deputati hanno preso il loro reddito a riferimento…
Io direi ai ns deputati che non possono friggere sempre con lo stesso olio cioè con i popolo siciliano che non c’è la fa più che trovino un’alta alternativa per i debito pubblico, chi ha 500 euro di pensione e ci deve pagare tutto dall’affitto alla luce ecc. mi dite come farà a mangiare. Anche per chi lavora è così tra mutuo o affitto tichet sanitari costosi prenotazioni se capita anche di 6 mesi per una visita ditemi voi come si fà? per non parlare della spazzatura si paga la tassa per cosa per vedere Palermo invasa dai rifiuti è un vero peccato per i turisti che vengono vedere monumenti bellisimi,che abbiamo, insieme alla spazzatura.
Si rimane basiti davanti a questo perpetuarsi di rimandi, virtuali accordi da trovare, conti che non sono mai tornati e che a quanto pare non torneranno neanche con il nuovo governo Crocetta. Bisogna che tutto cambi perché tutto resti uguale…ma questo ce l’aveva insegnato il celeberrimo autore siciliano…ripassare la lezione adesso è ridondante…. c’è una porzione della popolazione siciliana alla fame, è questo è gravissimo, chiedo a tutte le personalità politche di agire, oltre che con coscienza, con celerità. Dov’è il cambiamento auspicato? Credo che non ci siano ministri del male, a qualunque colore politico siano appartenuti o appartengano adesso…ma urge la necessità di pagare gli stipendi ai lavoratori, urge prima affrontare i problemi che riguardano la sopravvivenza della gente… è necessario come necessario per tutti è respirare…e poi si potrà cominciare a discutere, a riflettere…”Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur” mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata.
Formazione e Tabella H: come volevasi dimostrare, tutto resta come prima. Alla faccia dei buoni propositi “rivoluzionari” della prima ora. Anche per Crocetta & co. resta valido il detto: tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare (e, per carità di patria, mi astengo dal precisare di che che cosa è fatto questo mare!)
e così il rivoluzionario crocetta si riduce agli ultimissimi giorni per approvare la finanziaria,
quando c’eranio stati mesi e mesi a disposizione:forse era troppo impgnato a farsi vedere in televisione?Ora all’ultimo c’è il rischio che passeranno le porcate con la scusa che non c’è tempo per discutere.Vuole risparmiare?mandi a casa gli assessori tecnici,i dirigenti regionali esterni, elimini i capi di gabinetto che già bastano i dirigenti generali che sono amici degli assessori e del presidente ad aiutarli nell’attività politica, si utilizzino le panda come autoblu o assessori e dirigenti generali vadano a piedi,etc
…scusate i “comandati” dell’assessorato alla salute che fine hanno fatto?..Crocetta restano tutti al loro posto ?
fuori tutti gli esterni dalla regione a cominciare dagli assessori del piffero
Nihil sub sole novi.
Bocciati dalla maggioranza i ticket sanitari. Gucciardi (Pd): “In questo momento non si possono chiedere ulteriori sacrifici ai siciliani”.
forse l’ignorante fa finta di non capire, i sacrifici non sono chiesti ai siciliani, ma, sono chiesti, ai parassiti come lui che guadagna (sottrae) tanti soldi ai siciliani
Perchè non mandi tutti a casa se vuoi risparmiare Crocetta i capi gabinetti a che servono se già ci sono i dirigenti regionali e i direttori generali, la tua rivoluzione è una falsa anzi falsissima rivoluzione perchè continui a prendere in giro i siciliani?
Lancio una proposta banale e scontata nell’ottica della riduzione della spesa. Visto che la contrattazione regionale e’ bloccata da anni e lo rimarrà almeno fino al 2015, visto che i sindacati al momento non hanno alcun motivo o necessità di trattare alcunché, considerato che la controparte datoriale offre la scelta fra lo schiaffo e il ceffone, perché non abolire su due piedi l’Agenzia più inutile del mondo, l’ARAN, la cui esistenza è oggi utile solo al Commissario ordinariamente straordinario e alla sua piccola corte. Semplice, efficace, non lascia strascichi, anzi si recuperano risorse umane e logistiche da reimpiegare. Questa sarebbe rivoluzione.
Cronache da una legislatura breve.
calimero calimero,vi ricordate carosello? sei tutto nero ma ora ci penso io è diventi bianco. Così CROCETTA disse ai siciliani, siete stati presi in giro da cuffaro, da lombardo, ora ci penso io vi faccio la rivoluzione.Ma non siamo a carosello, siamo alla regione dove comanda la burocrazia e la politica (incapace) si accoda, quindi LUI pensava che si chiamava rivoluzione ma in effetti all’atto pratico non è cambiato nulla.
1 Il bilacio provvisorio per 4 mesi
2 approvazione del bilancio la notte dell’ultimo giorno utile
3 gli stessi contenuti ( tab. H, e porcate varie….)
4 ripresa dell’attività ordinaria fino a dic. 2013 ( cioè senza produrre nulla).
ECCO LA RIVOLUZIONE
ben detto