"Il governo dimentica la scuola"| Ecco i primi ddl di "Articolo 4" - Live Sicilia

“Il governo dimentica la scuola”| Ecco i primi ddl di “Articolo 4”

Il deputato di "Articolo 4", Lino Leanza

Il gruppo guidato all'Ars da Luca Sammartino propone la nascita di una legge sul diritto allo Studio e l'unificazione dei quattro Ersu in un'unica entità. Leanza: "Siamo molto indietro rispetto alle altre Regioni. La fusione dei quattro enti regionali renderà omogenei i servizi agli studenti e garantirà un immediato risparmio".

PALERMO – “Adesso è il momento di occuparsi di scuola”. L’invito giunge dalla nuova formazione politica “Articolo 4” nata all’Ars dall’incontro di politici di diversa provenienza politica, ma uniti da una comune origine moderata, e da identici obiettivi: attenzione ai giovani, al lavoro, all’impresa. Così, dal gruppo parlamentare guidato dal giovane Luca Sammartino e che comprende politici di esperienza come Lino Leanza e Paolo Ruggirello, ecco due disegni di legge che si pongono l’obiettivo, da un lato, di creare una legge sul diritto allo studio, dall’altro di unificare gli Ersu in un’unica entità regionale, al fine di eliminare le disparità di trattamento tra gli studenti dell’Isola.

“Siamo l’unica Regione in Italia – spiega Lino Leanza – che non può contare su una legge sul diritto allo studio. Il nostro disegno di legge vuole rappresentare un pungolo, e una provocazione nei confronti di un governo che ha un po’ dimenticato il mondo della scuola, per concentrarsi su altre emergenze”. Il ddl sul diritto allo studio è molto corposo e articolato. Tra le altre cose, fissa alcuni punti cardine, tra cui l’autonomia della Regione in materia di istruzione, le fasce d’utenza che in qualche maniera possono soffrire di condizioni di accesso limitanti al sistema dell’istruzione, i limiti e le necessità legate all’edilizia scolastica, la predisposizione di strumenti di sostegno allo studio.

E ancora, la proposta di legge prende in esame i rapporti tra il mondo della scuola e quello del lavoro, oltre al sistema dell’istruzione degli adulti, procedendo prioritariamente alla definizione del concetto di ‘istruzione per tutto l’arco della vita’ e del nuovo sistema dei centri territoriali permanenti. Infine, il ddl non dimentica le forme di collaborazione istituzionale con gli enti locali, le università, e prevede l’istituzione dell’organo di proposta degli interventi, che è la “Conferenza permanente per il diritto allo studio e la libera scelta educativa”.

Come detto, il “mini-pacchetto” delle riforme del settore Istruzione prevede anche un ddl sugli Ersu, gli enti per il diritto allo studio. In particolare, la proposta di “Articolo 4”, prevede l’accorpamento degli attuali quattro enti regionali in un unico organismo. Con due obiettivi immediati: quello di garantire prestazioni omogenee in tutto il territorio siciliano e conseguire anche un risparmio. “Il nostro ddl – spiega infatti Leanza – punta a una migliore e più organica disciplina del settore e, contemporaneamente, ad assicurare omogeneità alle prestazioni su tutto il territorio regionale e, in considerazione della difficile congiuntura delle finanze regionali, giungere ad una limitazione dei costi di struttura che inevitabilmente si determinano con l’esistenza di ben quattro diversi enti (gli attuali Ersu), che verranno sostituiti da un unico ente per l’intera regione (Esdsu)”. Un ente, quest’ultimo, che – nell’idea di “Articolo 4” – manterrà i collegamenti con le varie realtà locali attraverso le “Aree operative territoriali (ADISU)” che sorgerebbero nelle singole università statali della Regione,dotate di autonomia amministrativa ed organizzativa e gestionale, in relazione alle risorse finanziare, strumentali ed umane di cui dispongono. Al di là dei dettagli, però, resta l’invito, il primo “ufficiale” di “Articolo 4”: “E’ il momento di tornare a parlare di scuola”.


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