Assemblea dei vigili urbani| contro il piano di riordino - Live Sicilia

Assemblea dei vigili urbani| contro il piano di riordino

I sindacati: "Il piano non tutela né i vigili urbani né i servizi ai cittadini "

via dogali
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PALERMO – Protesta dei vigili urbani a Palermo nella caserma di via Dogali. Gli agenti della polizia municipale sono in assemblea per contestare il nuovo piano di riordino del comando che “é irricevibile perché mette in crisi tutti i vigili urbani e non tutela i servizi ai cittadini”, afferma Nicola Scaglione, sindacalista della Cisl Funzione pubblica che aggiunge: “Contestiamo questo piano che non dà nessuna garanzia sull’effettivo maggiore impiego di unità per strada e una efficiente operatività del Corpo. Ci scusiamo con la cittadinanza, per i disagi che si potrebbero creare, ma oggi siamo costretti a non garantire i nostri servizi”.

Scaglione ha anche sottolineato che il nuovo piano “é una trasposizione di quello dell’ex comandante Purpura, che spezza il corpo in tre parti mettendo in crisi tutti i colleghi che dopo tanti anni di servizio nelle strade verrebbero riportati negli uffici. Ci sarà una riduzione del personale operativo”.

Anche per Marcello Terzo, segretario provinciale Cub a rischiare saranno “i lavoratori saranno molto penalizzati perché perderanno qualcosa che va dai 900 ai 1.000 euro non garantendo un servizio efficiente alla città a scapito dei cittadini. I colleghi che sono stati 20 anni in strada verranno riportanti negli uffici dell’amministrazione con una ingente perdita di denaro”.

Sulla vicenda interviene infine Vincenzo Messina, comandante della polizia municipale di Palermo. “Io – puntualizza – non sono una parte contrattuale. I sindacati devono interloquire con l’amministrazione comunale che si è prefissata degli obiettivi. Il mio obiettivo è il benessere psichico ed economico del corpo municipale. Il mio lavoro è teso a garantire che non si sprechino risorse economiche e che si garantiscano i servizi per la città. Non c’é un mio piano presentato. Io non voglio spaccare il comando in tre. Saranno i sindacati a stabilire il piano con l’amministrazione in base alle risorse che questa destinerà”.


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