Processo D'Alì, la sentenza |slitta a settembre - Live Sicilia

Processo D’Alì, la sentenza |slitta a settembre

Oggi la parola alla difesa. Prossime udienze il 19 e il 23 luglio.

TRAPANI – Dedicata ancora oggi alle arringhe l’udienza del processo che si tiene dinanzi al gip di Palermo, giudice Gianni Francolini, e nel quale è imputato di concorso esterno in associazione mafiosa il parlamentare del Pdl Tonino D’Alì. Per l’ex sottosegretario all’Interno i pm Paolo Guido e Andrea Tarondo hanno chiesto la condanna a 7 anni e 4 mesi. Il processo si sta svolgendo col rito abbreviato. Oggi ha concluso il suo intervento cominciato nella precedente udienza l’avvocato Gino Bosco che in modo particolare si è soffermato sulla compravendita di un terreno fatta dal senatore D’Alì con i rappresentanti della famiglia mafiosa belicina.
Una vendita per la Dda di Palermo servita a favorire un riciclaggio da 300 milioni di lire, una vendita senza misteri e gialli ha sostenuto invece l’avvocato Bosco: il terreno, in contrada Zangara di Caslvetrano, fu ceduto da D’Alì negli anni ’80 al campobellese Alfonso Passanante, successivamente, nel 1992, al gioielliere di Castelvetrano Francesco Geraci (secondo l’accusa in rappresentanza di Messina Denaro), con il quale fu perfezionato l’atto di vendita, perchè con Passanante era stato stipulato un compromesso a fronte del quale D’Alì aveva incassato 479 milioni di lire.
Quei 300 milioni di lire che nel processo sono entrati sia per gli assegni firmati da Geraci a favore di D’Alì, sia per le “confessioni” dei pentiti, Geraci compreso, secondo l’avvocato Bosco non erano altro che “un regolamento finale di ogni pendenza”, considerato il lungo tempo trascorso da quel compromesso all’atto definitiva di vendita. Successivamente ha preso la parola l’altro difensore del senatore D’Alì, avvocato Stefano Pellegrino che si è soffermato molto sulle dichiarazioni raccolte in sede difensiva, come quella dell’ex capo della Polizia Gianni De Gennaro, o dell’ex prefetto di Trapani, Giovanni Finazzo, che hanno escluso il coinvolgimento di D’Alì in indagini antimafia. L’udienza proseguirà ancora con l’arringa dell’avvocato Pellegrino il prossimo 19 luglio, altre due udienze sono state previste per il 23 e 31 luglio, scontata la replica dei pm, ma probabilmente solo a settembre ci sarà la sentenza, il gip ha infatti previsto nel calendario l’ultima udienza per il 19 settembre.

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