Crocetta e il Muos di Niscemi | "Io l'unico ad aver lottato" - Live Sicilia

Crocetta e il Muos di Niscemi | “Io l’unico ad aver lottato”

Il governatore, Rosario Crocetta

Il governatore, dopo aver sottolineato che "la Regione non è più a rischio default", attacca sull'impianto radio: "Dov'erano Sel, M5S e Rita Borsellino?". La replica: "Non scarichi sugli altri le sue responsabilità". Con lui anche l'ex pm, Antonio Ingroia, che "a fine agosto" arriverà alla guida di 'Sicilia e-servizi' e intanto loda la legge sulle incompatibilità: "Il Parlamento nazionale la prenda a esempio".

la polemica
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PALERMO – Una conferenza stampa convocata alla vigilia di Ferragosto per parlare  di programmazione europea e Muos, passando per l’ex Tabella H e il ddl sulle incompatibilità, con una sorpresa: la presenza di Antonio Ingroia. Dopo le polemiche con il capogruppo del M5S all’Ars, Giancarlo Cancelleri, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, si riprende la scena e parla a tutto campo. Il governatore non nasconde la rabbia per le critiche subite, in primis sul Muos, e va al contrattacco: “Sono l’unica carica istituzionale ad aver combattuto contro quell’impianto – attacca -. Dov’erano Sel, M5S e Rita Borsellino?”. Parole che secondo Sel “sono patetici tentativi di scaricare le proprie responsabilità”.

I toni accesi si abbassano momentaneamente quando entra in scena anche Ingroia. Tra Crocetta e Ingroia sorrisi e battute: il presidente della Regione vuole un “commento giuridico” sulla legge varata dall’Ars che riguarda le incompatibilità di deputati e assessori regionali. Commento che arriva stringato da parte di Ingroia: “Ho letto la legge e do un giudizio da tecnico e da cittadino. Credo che la Sicilia dovrebbe essere orgogliosa che si sia fatta qui, prima che a Roma, una legge su incompatibilità e conflitto di interessi”, poi il futuro commissario di Sicilia e-Servizi continua: “Questa è una legge che segna un passo in avanti sul piano del principio di responsabilità e il Parlamento nazionale dovrebbe prenderla come punto di riferimentoi”. A margine della conferenza, Ingroia risponde anche sul suo atteso insediamento alla guida di Sicilia e-Servizi: “Attendo che si sblocchi la procedura e che l’amministratore unico convochi l’assemblea dei soci”, poi il magistrato lancia un avvertimento: “Se a causa del ritardo del mio insediamento si determinassero danni erariali o illeciti, ognuno risponderà delle proprie azioni”. Infine prevede una tempistica: “Non desidero altro che mettermi a lavoro e spero di insediarmi entro la fine di agosto”.

Crocetta passa poi alla spiegazione della legge sulle incompatibilità: “Può sembrare una norma contro i dipendenti, ma qua vogliamo solo dire che non si deve fare voto di scambio. Durante la legislatura non si devono avere rapporti con gli enti che hanno collegamenti finanziari con la Regione: è l’abc dell’etica”. Poi la “definitiva” cancellazione della ex Tabella H: “E’ sparita. Nessuno avrebbe creduto fino a pochi giorni fa che questa norma sarebbe stata approvata e invece è qua”.

Ma il sorriso lascia presto spazio alla tensione, quando il presidente della Regione passa al capitolo Muos. “Non è vero che ci occupiamo solo della legalità, come se fosse una colpa. Nessuno mette in discussione il ruolo delle associazioni, ma chi ha perso le elezioni pensa di poter strumentalizzare tutto. Io ho detto che la ditta di Niscemi che aveva l’appalto è stata bloccata per infiltrazioni mafiose”. Poi il presidente si lancia in uno sfogo: “Sono l’unica carica istituzionale in Italia ad avere preso una posizione contro il Muos – rivendica -. Sono l’uomo che ha tentato di bloccarlo e non c’è riuscito. Il M5S e Sel e la stessa Rita Borsellino dove sono stati durante tutta questa vicenda?”. E ancora: “Le prime denunce sul Muos sono state le mie e quelle di Confindustria di Caltanissetta”. Poi sugli scontri davanti all’impianto: “Quando la polizia ha caricato i manifestanti pacifici mi sono schierato, ma anche i manifestanti non devono aggredire le forze dell’ordine. Sono disponibile ad aprire un tavolo permanente di lavoro e di confronto con i movimenti No Muos, ma sono assolutamente contro la violenza”.

Dopo i fuochi d’artificio sul Muos, si passa al capitolo spesa della Regione, sia quelle interne che quelle collegate ai fondi europei. “La Regione Siciliana non è più a rischio default: quando mi sono insediato stava fallendo, adesso abbiamo risparmiato due miliardi e mezzo”, afferma con orgoglio Crocetta che si lancia, con l’aiuto dell’assessore al Turismo Michela Stancheris e del responsabile del dipartimento Programmazione Vincenzo Falgares, in un sunto del lavoro effettuato negli ultimi 40 giorni: l’autorizzazione all’utilizzo dei fondi europei è arrivata il 5 luglio scorso. Sui fondi Ue Il governatore afferma di aver “invertito una tendenza terribile”. Intanto le procedure e i progetti hanno avuto inizio, come testimoniano Stancheris e Falgares. “Avevo un milione di euro a disposizione e l’ho spalmato su circa 130 Comuni per la programmazione di eventi culturali”, dice l’assessore al Turismo. Ad illustrare i piani e il lavoro della Programmazione è Falgares, incalzato dal presidente che spesso lo interrompe per rimarcare l’importanza dei numeri. “Abbiamo messo in atto una manovra che ha consentito di attivare procedure per circa 695milioni di euro. Procedure prima ferme e adesso riattivate dai vari dipartimenti. La seconda manovra serve alla riduzione del rischio: nel piano di salvaguardia sono previsti 300 milioni di euro con la scadenza prevista per il 31 dicembre 2015”.

 

LEGGI SOTTO LA DIRETTA DELLA CONFERENZA STAMPA

17.00 “Attendo che si sblocchi la procedura e che l’amministratore unico convochi l’assemblea dei soci, anche se non capisco sulla base di quali motivazioni non sia stato ancora fatto”. Così Ingroia rispondendo ai giornalisti sul suo insediamento alla guida della “Sicilia e-servizi”. “Se a causa dei ritardi si determinassero dei danni erariali, ne risponderebbero i responsabili – aggiunge -. Io non desidero altro che mettermi a lavoro e spero di insediarmi entro la fine di agosto”.

16.43 È il turno di Vicenzo Falgares, Direttore generale del dipartimento Programmazione: “Abbiamo messo in atto una manovra che ha consentito di attivare procedure per circa 695milioni di euro. Procedure prima ferme e adesso riattivate dai vari dipartimenti. La seconda manovra serve alla riduzione del rischio: nel piano di salvaguardia sono previsti 300 milioni di euro con la scadenza prevista per il 31 dicembre 2015. Nuove risorse per 137 milioni di euro sono state assegnate alle attività produttive per le due graduatorie delle isole Pelagie e le zone alluvionate di Messina (12 milioni); 23 milioni di euro potenzialmente date alle pmi ma nell’ambito di un intesa con il governo nazionale”.

16.37 La parola passa all’assessore Stancheris per la questione dei fondi destinati ai Comuni: “E’ stato molto complicato dare una svolta rispetto alla vecchia gestione. Avevo un milione di euro a disposizione e l’ho spalmato su circa 130 comuni – spiega -. Per quanto riguarda le Province, Caltanissetta non è stata fortunata”. Crocetta sorride e ricorda: “Dura lex, sed lex. Come vedete applichiamo solo ciò che vuole la commissione. Non abbiamo utilizzato fondi comunitari per le iniziative dei Comuni. Il taglio è netto, basti pensare al ‘Cous Cous Fest’, che è passato a 255mila euro”.

16.29 Ancora Ingroia: “Credo anch’io che si debbano fare rivoluzioni in politica, ma non si possono fare in un giorno solo. Questa legge è un segnale forte”.

16.26 “Noi siciliani siamo abituati ad essere ipercritici fino ad arrivare all’autodistruzione”, afferma Ingroia. “Questa è una legge che segna un passo in avanti sul piano del principio di responsabilità e il Parlamento nazionale dovrebbe prenderla come punto di riferimento”. secondo Ingroia “da qui parte il modo in cui si deve coniugare il tema di legalità e sviluppo, che deve essere portato avanti dalla politica. Un esempio – aggiunge – è quello di Valeria Grasso, che si è esposta contro il clan Madonia e che adesso ha molti problemi”. L’ex magistrato, quindi, coglie l’occasione “per ricordare che i collaboratori di giustizia e coloro che combattono vanno tutelati e premiati”.

16.23 Crocetta passa la parola a Ingroia: “Ho letto la legge e do un giudizio da tecnico e da cittadino. Credo che la Sicilia dovrebbe essere orgogliosa che si sia fatta qui, prima che a Roma, una legge su incompatibilità e conflitto di interessi”.

16.20 Crocetta poi torna a parlare della tabella h: “E’ sparita definitivamente. Nessuno avrebbe creduto fino a pochi giorni fa che sarebbe stata approvata e invece è qua”. Arriva anche il momento del ddl sull’incompatibilità. “Questa legge non veniva cambiata dal 1951”, spiega il governatore consultando il testo. “Superiamo il concetto di eleggibilità perché è ex novo: può sembrare una norma contro i dipendenti, ma qua vogliamo solo dire che non si deve fare voto di scambio. Durante la legislatura non si devono avere rapporti con gli enti che hanno collegamenti finanziari con la Regione: è l’abc dell’etica. Questo non basta come norma anticorruzione, e lo so, ma abbiamo fatto passi significativi per lo sviluppo di questa Regione. Lo spirito della legge non sarà certo quello di indagare su chi fa parte di un circolo del tennis”.

16.14 Il presidente non le manda a dire e si surriscalda: “La gente va criticata per le cose che fa, ma non posso essere accusato di queste cose”. Poi smorza i toni per concludere: “Le accuse devono essere basate sui fatti e in questo caso non è così”.

16.11 “Il Comune di Niscemi prima ha dato la propria autorizzazione. Le prime denunce sono state le mie e quelle di Confindustria di Caltanissetta”, dice il governatore, secondo cui “va fatta chiarezza”. Crocetta rivela di avere inten zione “di discutere con coloro che fanno la battaglia No Muos, ma come uomo delle istituzioni – aggiunge – sono contro la violenza. Quando la polizia ha caricato i manifestanti pacifici mi sono schierato, ma anche i manifestanti non devono aggredire le forze dell’ordine. Sono disponibile ad aprire un tavolo permanente di lavoro e di confronto con i movimenti No Muos, ma sono assolutamente contro la violenza”.

16.09 “Se in Italia vale il concetto che chiunque può fare la perizia privata è finita la libertà in questa terra”, dice Crocetta. “Quando il provvedimento del Muos era irregolare l’ho revocato, quando mi hanno detto che non era più così ho applicato la legge. Ma dire che ho strumentalizzato il movimento No Muos è esagerato: io ho riferito al ministro dell’Interno e tanto basta”.

16.04 Ancora sul Muos: “Sono l’uomo che ha tentato di bloccare il Muos e non c’è riuscito. Il M5S a Roma e Sel o la stessa Rita Borsellino dove sono stati durante questa vicenda?

16.00 Il governatore dice di aver “invertito una tendenza terribile, quella della spesa europea: l’autorizzazione dei fondi europei – spiega – l’abbiamo avuta il 5 luglio e in soli 40 giorni abbiamo iniziato a usarli”. Poi si entra nel merito delle polemiche sul Muos e i Crocetta attacca: “Togliamo subito l’equivoco che ci occupiamo solo della legalità, come se fosse una colpa. Come se avessi detto mafioso a un boyscout (il riferimento è alle denunce di infiltrazioni mafiose nei movimenti No Muos, ndr). Nessuno mette in discussione il ruolo delle associazioni – dice -, ma chi ha perso le elezioni pensa di poter strumentalizzare tutto. Io ho detto che la ditta di Niscemi che aveva l’appalto è stata bloccata per infiltrazioni mafiose”. Crocetta lamente “gli attacchi di questi movimenti No Muos” nei suoi confronti, “ma io – ricorda – sono l’unica carica istituzionale in Italia ad avere preso una posizione contro il Muos”.

16.54 “La Regione Siciliana non è più a rischio default. Quando mi sono insediato la Regione stava fallendo, ma ora abbiamo risparmiato due miliardi e mezzo. I fondi europei sono stati sbloccati, riprogrammati e li stiamo spendendo”.

15.52 Ancora Crocetta: “Per lo spettacolo abbiamo fatto un bando trasparente. Stiamo tentando di recuperare i fondi non spesi dalla scorsa programmazione. Poi per la questione della Tabella H sapete che mi sono battuto in aula: la spesa va misurata in base all’impegno e ai dipendenti. Nessuno prima aveva intenzione di cambiare così le cose: qualcuno ha definito la lista dei teatri una sorta di tabella h, ma qui si fa confusione perchè i teatri sono enti della Regione. A volte pur di fare attacchi politici si improvvisa”.

15.43 Il governatore passa in rassegna alcuni dei principali episodi che hanno caratterizzato l’azione di governo: “La situazione dei precari è sotto controllo. Abbiamo denunciato le irregolarità, i Pip in carcere non vedranno un euro. E ancora le denunce tempestive sulla vicenda Ciapi e il caso Grandi eventi non ha visto certo la Regione inerte, anzi”.

15.39 “Oggi parleremo di passato presente e futuro – dice Crocetta -. Iniziamo a parlare di fondi europei: li abbiamo sbloccati e sono in corso di spesa”. Il presidente poi puntualizza sui Comuni e la gestione dei rifiuti: “Saranno i Comuni a gestirli e non è una riforma da poco. Palermo? Non può essere la Regione a raccogliere i suoi rifiuti: Bellolampo comunque non si ferma, un problema quinquennale risolto con la creazione di un nuova vasca e altre vasche in programma. Abbiamo realizzato impianti avanzati e li realizzeremo in tutta la Sicilia”.

15.30 Inizia con un ospite d’eccezione la conferenza stampa a palazzo d’Orleans: Antonio Ingroia è stato chiamato dal presidente Crocetta per avere “un commento giuridico” sul ddl incompatibilità.

 


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