Più controlli nel 'salotto' | I vigili: da giovedì pattuglie fisse - Live Sicilia

Più controlli nel ‘salotto’ | I vigili: da giovedì pattuglie fisse

Prosegue la campagna di Livesicilia sul decoro urbano, per rendere il centro città più gradevole e pulito con il coinvolgimento dei commercianti, del Comune e della Rap. Il comandante della polizia municipale Vincenzo Messina: "Entro giovedì due pattuglie al mattino e due nel pomeriggio nell'asse tra il Politeama e il Massimo".

La campagna di Livesicilia
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PALERMO – Rimettere in sesto il centro storico, rendendolo nuovamente punto d’eccellenza del capoluogo siciliano. E’ questa la proposta di Livesicilia che, nei giorni scorsi, ha intrapreso una vera e propria campagna di sensibilizzazione sul decoro urbano. Iniziando da operazioni semplici come l’esposizione di una pianta fuori dagli esercizi commerciali, passando per la pulitura delle colonne di via Ruggero Settimo intaccate da scritte e segni colorati, procedendo con la richiesta di eliminazione alla Rap di un cassonetto metallico posto nella zona centrale della città che “offende” il panorama e chiedendo una maggiore cura e pulizia nelle principali arterie cittadine.

Proponendo un incremento di verde e decoro proprio ai commercianti dell’asse viario che dal Politeama percorre via Ruggero Settimo e giunge al Massimo, che nei giorni scorsi avevano preteso un servizio di vigilanza costante fino alle 21 e controlli serrati sul centro storico, la risposta è secca e concisa: “Da soli non possiamo fare nulla, neppure porre una piantina fuori dal negozio. Si tratta di suolo pubblico e ciò comporta una serie di autorizzazioni e assensi che chi di competenza deve rilasciare”. E’ questa la voce comune degli esercenti che operano nelle principali arterie cittadine.

I commercianti si dichiarano disponibili a collaborare con l’amministrazione comunale per la creazione di progetti, mostre, eventi per “attrarre i clienti” e “rendere il salotto cittadino ancora degno di questo nome”. “In questa città c’è l’orientamento a fare le cose dove è più difficile gestirle – incalza Salvatore Zambito, presidente del consorzio dei commercianti del centro storico -. Abbiamo due aree pedonali che sono via Magliocco e via Principe di Belmonte che potrebbero essere incentivate e invece l’amministrazione che fa? Decora e arreda piazza San Domenico e piazza Bologni con critiche e refluenze sul traffico note alla cronaca lasciando queste aree nel degrado”.

Tante le idee e i progetti elaborati dai titolari degli esercizi commerciali di cui però, fino ad oggi, si è parlato unicamente nel corso dei numerosi tavoli tecnici col Comune senza passare ai fatti concreti. “Siamo stanchi e scottati – prosegue Zambito -. Il centro potrebbe diventare sede di mostre, rassegne cinematografiche, musei all’aria aperta. Noi commercianti siamo disponibili ad occuparci della gestione e dell’organizzazione di queste attività interessanti ma con la burocrazia presente a Palermo non si può fare nulla. Solo belle parole e frasi di circostanza che, in realtà, non vengono mai trasformate in azioni”.

La replica del Comune non tarda ad arrivare: “Qualunque commerciante metta verde e decori fuori dal proprio esercizio in generale viene benedetto – ironizza Agata Bazzi, assessore comunale al Centro storico -. Dipende dalle proporzioni e dall’area occupata, certo, ma che intralcio vuole che crei una piantina o un vaso di fiori? Ci sono commercianti che lo fanno già autonomamente e nessuno ha mai detto loro nulla. Al contrario, sono da lodare iniziative del genere”. La Bazzi, inoltre, si dichiara disponibile ad un confronto con gli esercenti per predisporre un piano di azione e incalza: “Il dialogo con l’amministrazione è costante. Coloro che frappongono scuse anche all’esposizione di una pianta probabilmente non vogliono farlo”.

Al centro del biasimo e delle critiche di coloro che si trovano a passare per il centro anche le colonne di via Ruggero Settimo colme di scritte e intaccate da segni colorati. Le colonne in questione sono di proprietà del Banco di Sicilia che tiene a far sapere: “Abbiamo effettuato la manutenzione recentemente – spiegano -. Adesso, valuteremo il da farsi ed effettueremo un intervento di pulitura nelle prossime settimane”.

Per quanto riguarda invece il cassonetto metallico sito in via Ruggero Settimo, dinanzi ai portici, che “intaccherebbe” la bellezza visiva dell’area, dalla Rap fanno sapere: “Quando spostiamo o eliminiamo un cassonetto in una data zona della città la gente, come già successo altre volte, continua a gettare i sacchetti nello stesso punto. E ciò è molto pericoloso in quanto la situazione peggiorerebbe notevolmente”.

E’ la mentalità del palermitano, a detta della Rap, che andrebbe rivoluzionata: “Effettueremo un sopralluogo per procedere poi all’eliminazione del contenitore – continuano dalla nuova società di igiene ambientale – I cittadini, però, utilizzino i servizi a loro disposizione nelle aree predisposte al conferimento”. La Rap tiene a precisare l’incremento dei propri servizi: “Stiamo cercando di garantire, giorno dopo giorno, un servizio di puliza continuo e costante”.

Piena disponibilità, infine, quella dimostrata dal comando di via Dogali che nei giorni scorsi aveva effettuato ben tre blitz nei confronti degli abusivi in centro. Tra mercoledì e giovedi, secondo quanto assicura il comandande dei vigili Vincenzo Messina, i controlli saranno ulteriormente intensificati: “Ho firmato poche ore fa un provvedimento che prevede l’aggiunta di una pattuglia – dichiara -. Entro giovedì mattina ci saranno due pattuglie fisse al mattino e due al pomeriggio nel tratto viario Politeama-Ruggero Settimo-Massimo”. E sui continui andirivieni degli ambulanti sotto i portici e nelle aree limitrofe nonostante il servizio di vigilanza aggiunge: “Approfittano del cambio turno. Da adesso però si cambia musica. Effettueremo direttamente il cambio sul posto”.

Un monito ai palermitani, infine, quello lanciato da Messina: “Il decoro urbano per essere ben attuato dovrebbe iniziare da un cambio di cultura del palermitano non mi stancherò mai di dirlo – conclude -. E’ il cittadino il primo ad incentivare queste forme di commercio se si ferma e, spesso a volentieri, compra anche. Non comprate se non sapete da dove proviene la merce”.


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