Scavone convoca il Mov139| Lunedì il nuovo capogruppo? - Live Sicilia

Scavone convoca il Mov139| Lunedì il nuovo capogruppo?

Scavone convoca per lunedì un vertice dal quale potrebbe uscire il nuovo capogruppo del Mov139, e intanto le opposizioni si riuniscono (ad eccezione di Pd e Mpa). Grandi movimenti a piazza Pretoria.

SALA DELLE LAPIDI
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PALERMO – Acque agitate fra gli orlandiani di Sala delle Lapidi. Dopo la reprimenda del sindaco Orlando di martedì scorso, infatti, gli umori nel Mov139 non sono dei migliori: i toni assai duri usati dal primo cittadino hanno spiazzato alcuni dei suoi che tutto si immaginavano, meno che sentirsi dire di non essere indispensabili al progetto del Professore. “Si sono praticamente impiccati da soli su una delibera che nemmeno aveva proposto l’amministrazione”, è stato l’unico commento pubblico di Orlando che ha delegato al vice Cesare Lapiana il compito di intrattenere i rapporti col consiglio. La sostanza, però, è chiara: Orlando ha bisogno di portare a casa il risultato e, pur di fare a meno di qualche grattacapo interno, è pronto a dialogare anche con le opposizioni.

Il tutto si lega, poi, alla complicata vicenda del capogruppo. Aurelio Scavone, infatti, è stato eletto nel 2012 dal gruppo Idv che nel frattempo ha visto “migrare” 27 componenti nel Mov139: una nuova votazione per l’elezione del capogruppo e dei vice era in qualche modo prevista, ma gli eventi delle ultime settimane hanno fatto precipitare le cose. Uno scontro, fra chi vorrebbe riconfermare Scavone e chi invece vorrebbe un ricambio, che è ormai tanto profondo quanto palese ma di cui il sindaco si è praticamente lavato le mani, lasciando al gruppo la possibilità di autodeterminarsi.

E così Scavone ha convocato, per lunedì prossimo, una riunione di gruppo con all’ordine del giorno proprio l’elezione del nuovo capogruppo. Carica a cui, ben inteso, Scavone stesso si candida. “Su queste cose è meglio ragionare a mente fredda e non sull’onda dell’emotività – commenta un orlandiano a taccuini chiusi – sarebbe meglio posticipare l’elezione del capogruppo al prossimo mese, quando avremo già affrontato in Aula alcune importanti delibere“. Già, perché adesso il banco di prova sarà appunto questo: come si comporterà la maggioranza dopo la tirata d’orecchi di Orlando? In ballo ci sono il regolamento Tares, il Piano triennale delle opere pubbliche, il Put, la delibera Amg-fondi Fas e infine il bilancio: tutti atti di peso che la maggioranza dovrebbe far passare senza troppe difficoltà. Ma celebrare l’elezione di un nuovo capogruppo, con tutte le tensioni e i veleni che ne conseguono, alla vigilia della prima prova d’Aula, potrebbe essere un rischio secondo alcuni, che vorrebbero rinviare il summit di lunedì o depotenziarlo.

Il cambio al vertice del gruppo Mov139, infatti, potrebbe essere pieno di incognite. Se non si arrivasse a una scelta condivisa, le tensioni e gli scontri tra chi vuole il dialogo con le opposizioni e chi lo rifiuta potrebbero sfociare anche in una frammentazione della maggioranza. “In realtà questa ipotesi era stata avanzata all’inizio della consiliatura – rivela un orlandiano – proprio per la difficoltà di gestire un gruppo di trenta persone così diverse fra loro. Non è detto che sia un male”. Anche perché lo zoccolo duro del sindaco, ovvero di coloro disposti a seguirlo nonostante tutto, ammonterebbe ad almeno 15 o 16 consiglieri ai quali andrebbero aggiunte alcune componenti della minoranza: insomma, una maggioranza trasversale, e per certi versi inedita, che potrebbe fare a meno di chi mal digerisce l’azione solitaria del sindaco. Il rischio, però, è di una balcanizzazione dell’Aula che a quel punto potrebbe essere poco gestibile.

E le opposizioni? Non stanno a guardare, a giudicare dal vertice convocato per domattina a Palazzo delle Aquile: un incontro organizzato dal Pdl e a cui dovrebbero partecipare tutte le minoranze, tranne il Pd e l’Mpa di Angelo Figuccia. “Non parteciperemo – spiega il democratico Rosario Filoramo – perché non pensiamo che le minoranze siano indistinte, né che abbiano un ruolo tale da poter minacciare il blocco dei lavori del consiglio. Le maggioranze hanno il diritto di governare: ci si può contrapporre sulle idee, ma poi si deve arrivare al voto”.

“Noi abbiamo un duplice obiettivo – spiega il capogruppo del Pdl, Giulio Tantillo – valuteremo l’incontro tenutosi tra il sindaco e la maggioranza, secondo quanto riferito dalla stampa, e poi entreremo nel merito delle delibere all’ordine del giorno e diremo la nostra, indicando quali modifiche vogliamo apportare. Coloro che saranno domani presenti chiederanno anche un incontro con Orlando, per illustrargli le proposte delle minoranze, visto che accettiamo di fare opposizione per il bene della città. Al sindaco ribadiremo però che non si può continuare a pedonalizzare le strade senza passare dal consiglio, visto che lui stesso aveva indicato un percorso diverso, e in seno a una discussione sul prossimo regolamento proporrò che la maggioranza non possa presentare emendamenti agli atti della propria amministrazione a meno che a farlo non sia la commissione. Alcuni colleghi della maggioranza si diano una regola, non possono stravolgere il lavoro dei loro assessori. Comunque al Professore va tutto il nostro apprezzamento, di cui terremo conto domani, per aver dimostrato ancora una volta di essere al di sopra dei partiti e di lavorare per la città”.

 


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