Nuovo blitz al comune di Giarre |Chiesti i contratti dal 2011 al 2013 - Live Sicilia

Nuovo blitz al comune di Giarre |Chiesti i contratti dal 2011 al 2013

Prosegue l’indagine dei carabinieri di Macchia sugli appalti con affidamento diretto del comune ionico. Richiesta la stessa documentazione a due uffici diversi.

Carabinieri in Municipio
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GIARRE. Una nuova richiesta di atti è giunta stamani al comune di Giarre dai carabinieri della stazione di Macchia, che da mesi indagano su una serie di appalti sospetti. I militari, giunti in Municipio intorno alle 10, dopo un breve colloquio con il sindaco Roberto Bonaccorsi, hanno chiesto copia di tutti i contratti d’appalto stipulati dall’ente nel biennio compreso tra il maggio 2011 ed il maggio 2013. Nulla di strano se non fosse che si tratta della stessa corposa documentazione acquisita appena tre mesi addietro dagli uffici comunali della II e IV area.

Lo scorso maggio i carabinieri, su delega del procuratore aggiunto di Catania Michelangelo Patanè, avevano chiesto ai dirigenti dell’area Finanze ed Urbanistica, rispettivamente Letterio Lipari e Venerando Russo, l’elenco dettagliato dei lavori assegnati dall’ente con affidamento diretto nel biennio in questione. Era stata chiesta, inoltre, copia dei contratti d’appalto e dei relativi importi, e i nominativi di tutte le ditte incaricate e dei responsabili del procedimento.

I militari tra i mesi di maggio e giugno avevano poi più volte fatto visita al palazzo di via Principessa Jolanda 3, sede dell’ufficio tecnico comunale. Oggi la stessa documentazione è stata chiesta, e assicura il primo cittadino Bonaccorsi sarà consegnata in pochi giorni, in via Callipoli 81, agli uffici comunali Contratti e Appalti. Nessuna conferma è giunta al momento ma sembrerebbe che alcuni atti non siano stati consegnati lo scorso giugno. Gli investigatori vogliono vederci chiaro e confrontare la documentazione già acquisita con quella richiesta oggi.

L’inchiesta avviata, secondo indiscrezioni, dopo una serie di esposti nei quali si denunciava l’irregolarità di alcuni appalti, riguarderebbe tra gli altri i numerosi affidamenti per la rimozione della cenere vulcanica e quelli per il trasferimento degli uffici comunali in via Federico II di Svevia.

 


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