Messina, l'Ente Porto | sarà soppresso - Live Sicilia

Messina, l’Ente Porto | sarà soppresso

Filippo Panarello

La mozione impegna il governo regionale a sopprimere l’ente, a mettere in campo tutte le iniziative necessarie a rilanciare l’attività portuale, tutelare le attività eco compatibili, bonificare le aree degradate e “valorizzare i beni culturali che insistono nella zona falcata, consentendo alla città di Messina di utilizzare le aree di grandissimo pregio per sviluppare nuove attività produttive”.

PALERMO- L’Ente Porto di Messina sarà soppresso. Lo ha deciso oggi l’Assemblea regionale, che ha approvato con parere favorevole del governo la mozione presentata dal Partito democratico con primo firmatario il deputato messinese Filippo Panarello. La mozione impegna il governo regionale a sopprimere l’ente, a mettere in campo tutte le iniziative necessarie a rilanciare l’attività portuale, tutelare le attività eco compatibili, bonificare le aree degradate e “valorizzare i beni culturali che insistono nella zona falcata, consentendo alla città di Messina di utilizzare le aree di grandissimo pregio per sviluppare nuove attività produttive”.

Contrario il Movimento 5 Stelle. “Un atteggiamento incomprensibile – ha detto Panarello rivolgendosi alla grillina Valentina Zafarana, che ha difeso “il diritto dei cittadini messinesi di decidere del destino dell’ente” – che con la scusa di un valore come la partecipazione ha difeso un vecchio e inutile carrozzone”. Ma la deputata Cinquestelle si difende: “Ribadisco – ha detto a margine della seduta – che la nostra non è una battaglia a difesa di un carrozzone, ma del diritto di tutti i siciliani ad avere amministratori che decidano dei loro destini in modo realmente partecipato, attraverso piattaforme di confronto dei cittadini. Il destino della Zona Falcata è stato messo in mano, forzatamente, all’Autorità Portuale, la quale ha già redatto un piano regolatore portuale, tenendo conto delle esigenze di tutte le categorie commerciali, imprenditoriali, del luogo, ma dimenticando, stranamente, di coinvolgere la cittadinanza in questi processi decisionali”.

Il Movimento 5 Stelle non chiedeva altro che di rimandare la discussione della mozione. Non una bocciatura “tout-court”, ma un rinvio che sarebbe servito “a dar vita ad un percorso di studi approfonditi sulla materia, attraverso audizioni in Terza e Quarta commissione che avrebbero alimentato il dibattito. Ma, a prescindere dal voto dell’aula, il governo aveva già deciso. Come annunciato dall’assessore alle Attività produttive Linda Vancheri, infatti, il presidente della Regione Rosario Crocetta aveva già fatto avviare le procedure amministrative per la scioglimento dell’ente. “Un punto di svolta – per Panarello – per il destino di un ente che da troppo tempo era in vita, nonostante la sua conclamata inutilità”. A Sala d’Ercole, poi, è stata approvata anche una mozione a firma Bernadette Grasso (Pid-Grande Sud) che interviene a sostegno delle piccole imprese siciliane titolari di emittenti televisive locali, “per il rafforzamento tecnologico e la transizione al digitale terrestre”.

 

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