Tu vuò fà l'americana - Live Sicilia

Tu vuò fà l’americana

L'assessore regionale al Turismo Michela Stancheris vola in America per un programma di scambio culturale. Il soggiorno, durato 21 giorni, è terminato oggi. "Ho visto tante cose nuove, che metterò a disposizione dei siciliani". Ma nei prossimi giorni il clima in Parlamento si preannuncia caldissimo.

PALERMO – L’invito è del 9 agosto. Ed è contenuto in un’elegante lettera dell’ambasciata americana a Roma. “Gentile dottoressa Stancheris – si legge – sono lieto che Lei sia stata scelta per partecipare al programma di scambio culturale dell’International visitor leadership program e spero che possa accettare l’invito”.

E l’assessore al Turismo, ha accettato. A fine settembre (sabato 28, per la precisione) è volata negli Stati uniti. Per un soggiorno che, come si evince dalla stessa lettera firmata da Nicholas J. Giacobbe jr, è “della durata di tre settimane”. Terminato proprio oggi. Un viaggio che “ha inizio a Washington e prosegue con altre città”. Per 21 giorni, quindi, l’assessore di Crocetta è stata ospite degli americani. Il suo soggiorno si è concluso, come detto, ma i giorni scorsi sono stati scanditi da diverse polemiche riguardanti anche il “suo” assessorato.

A cominciare da quelle legate alla gestione degli eventi sportivi in Sicilia. Ma in quei giorni, come detto, l’assessore non c’era. E le sue “vacanze di lavoro” negli Stati uniti sono state scandite dalle foto che apparivano puntuali, sul suo profilo Di Facebook. Compresa quella balzata persino dentro una seduta dell’Assemblea regionale. Una foto che ritrae l’assessore con un piagiama-abito da “superwoman”. “Si dovrebbe vergognare”, ha accusato ad esempio il deputato Pdl Marco Falcone.

L’assessore, però, spiega che quello in America altro non è che un viaggio dovuto al suo ruolo di assessore regionale. “Sono lì per conto della Sicilia – precisa – e sto incontrando tanta gente che spero di mettere in contatto con i siciliani”. Il programma di scambio culturale, in effetti, è molto fitto. E prevede incontri con autorità locali, esperti di marketing internazionale, Camere di commercio americani. E si snoda lungo ben cinque stati americani.

“I costi relativi al viaggio – precisa l’ambasciata americana nella lettera di invito – e alla Sua permanenza negli Stati Uniti saranno a nostro carico. Inoltre – prosegue la lettera indirizzata alla Stancheris – desidero ricordarle che il regolamento del programma non consente purtrooppo ai partecipanti di farsi accompagnare dai propri familiari”. Con l’assessore, invece, ha viaggiato Fiorella Alagna, presidente dei giovani di Confindustria. “Una donna tostissima”, commenta l’assessore sul web dove posta regolarmente le foto delle tappe del viaggio. Dall’Oregon alla Louisiana.

Nel frattempo, nella lontana Sicilia i giorni sono caldissimi. Il presidente Crocetta è stato nuovamente convocato in Aula per parlare dei problemi della sua maggioranza. Mentre è stata depositata da grillini e pezzi di centrodestra una mozione di sfiducia a un governo “fallimentare e assente”.

“Ma la mia permanenza qui – spiega Michela Stancheris – non ha influito sull’attività dell’assessorato. Intanto, prima di partire ho messo un po’ di ordine e assegnato i compiti ai componenti del mio Gabinetto. Ogni giorno, poi, mi sono collegata tramite Skype con i miei collaboratori”. Ma l’assessore al Turismo descrive quella americana come un’esperienza prestigiosa e soprattutto utile: “Ho incontrato le organizzazioni turistiche degli Stati americani. Loro in questo settore sono molto più avanti di noi. Ho preso relazioni con tutti loro. Il mio programma prevede 4-5 appuntamenti al giorno con Camere di commercio, col dipartimento di Stato, lcon esperti del marketing internazionale. Tradurrò questi incontri in idee per la Sicilia. Da proporre al parlamento siciliano”.

Quasi una necessità, secondo l’assessore: “Il mio compito – spiega – è anche quello di internazionalizzare una Regione senza soldi. Ho fatto un report di tutte le persone che ho incontrato. Quello che mi ha sorpreso di più, è il modo nel quale vengano utilizzate qui le risorse umane, i ragazzi dell’università, persino i poliziotti che lavorano a progetti utili a migliorare la condizione dei bambini. Insomma, si entra in una dimensione diversa che può portare molto alla Sicilia”. Insomma, lavoro, lavoro e lavoro, fa intendere l’assessore. Uno sforzo che giustificherebbe la normale erogazione dell’indennità, nel mese di ottobre, nonostante la distanza dai Palazzi siciliani. “Forse – ironizza la Stancheris – mi hanno scelta anche perché parlo perfettamente le lingue a differenza magari di qualche assessore del passato”. Ma presto, Michela Stancheris dovrà risintonizzarsi con l’idioma siculo di un parlamento che verrà incendiato da mozioni e disegni di legge fondamentali per il futuro dell’Isola. In quei giorni, l’America le sembrerà molto lontana.


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