Vertenza collaboratori scolastici | Occupato l'ufficio scolastico - Live Sicilia

Vertenza collaboratori scolastici | Occupato l’ufficio scolastico

Un gruppo di collaboratori scolastici ex lsu ha occupato la sede di via Fattori per protestare contro il provvedimento del governo nazionale che li esclude dal percorso di stabilizzazione. Il 31 ottobre a Roma un tavolo tecnico.

PALERMO – Mercoledì bollente all’ufficio scolastico regionale di Palermo dove un gruppo di collaboratori scolastici ex lsu, dalle 7 delle mattino, ha occupato la sede per protestare contro il provvedimento del governo nazionale che li esclude dal percorso di stabilizzazione. Un centinaio i collaboratori scolastici che hanno affollato i locali di via Fattori. Circa duecento, invece, i colleghi rimasti in strada che hanno ribadito le difficoltà vissute dalla categoria. Le tasche dei lavoratori, che da marzo non percepiscono alcuna retribuzione, sono ormai messe a dura prova. L’occupazione è simbolica, “è solo l’inizio – dicono i manifestanti – per far capire alle istituzioni che ci sono 519 famiglie con bambini e anziani a carico sull’orlo di un baratro”.

E così gli ex lsu sembrano intenzionati a non interrompere la protesta, anzi, a intraprendere azioni più forti: “Non andremo via da qui senza rassicurazioni e notizie sicure – annunciano -. Dormiremo sulle sedie o sul pavimento, se necessario, non abbiamo più nulla da perdere. Cosa dovremmo dire ai nostri figli? ‘Papà non può comprarti il latte o i libri per scuola?’ La vita delle persone non è una carta da giocare a piacere, quando fa comodo”. Ad essere a rischio, inoltre, anche l’anno scolastico in circa 93 scuole elementari e medie di Palermo e provincia: “Gli orari sono ridotti – spiega Fabio Ballarino – e, se non si riescono a raggiungere le duecento ore scolastiche annue a bambino l’anno andrebbe perso”.

Si svolgerà, intanto, il 31 ottobre a Roma al Ministero della Pubblica Istruzione il tavolo tecnico sulla vertenza dei 519 collaboratori scolastici, inizialmente previsto per venerdì scorso e poi rimandato di qualche giorno. “Confidiamo una volta per tutte in una risposta positiva per sbloccare la situazione – dice Francesco Amato, segretario generale Felsa-Cisl -. Altrimenti, e lo assicuro, i lavoratori si sposteranno da Palermo a Roma, in via Trastevere. Stiamo già organizzando i pullman e, di certo, non torneremo a casa a mani vuote”.


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