Crocetta al Sunday Times: | "Ancora minacce dalla mafia" - Live Sicilia

Crocetta al Sunday Times: | “Ancora minacce dalla mafia”

Dopo l'Herald Tribune, anche il prestigioso quotidiano inglese si occupa del governatore (sopra nella foto di Fabrizio Villa), che rivela: "Continuo a ricevere minacce da Cosa nostra". Poi avanza sospetti sull'incidente stradale del mese scorso lungo la Siracusa-Gela: "Ho dei dubbi...ma non le prove".

Intervista al quotidiano inglese
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PALERMO – A settembre l’International Herald Tribune gli aveva dedicato un articolo dal titolo “Da solo contro la corruzione”, adesso è la volta del prestigioso “The Sunday Times”. Il governatore Rosario Crocetta sembra piacere molto alla stampa anglofona. E così, dopo il quotidiano statunitense, edizione internazionale del New York Times, è la volta dell’edizione domenicale del britannico Times, che pubblica un’intervista “al governatore gay che giura di voler raddrizzare la Sicilia”.

“Guardato a vista da sei poliziotti armati – scrive il quotidiano d’oltremanica – riporta continuamente informazioni ai magistrati antimafia, portando avanti la sua crociata contro gli sprechi, l’inefficienza e la criminalità”. Poi la parola passa al governatore: “La scelta per me è tra l’essere corrotto e andare in prigione, oppure lottare per un bell’ideale di cambiamento della società”.

L’antimafia e le minacce tornano in primo piano: “Diciamo che la mia morte è molto più probabile che il mio andare in prigione – dice Crocetta -. Io penso ogni giorno di morire”. Poi il governatore rivela: “Continuo a ricevere minacce da parte della mafia, ma ho abituato me stesso a non avere paura . Ho deciso che non è questo il sentimento che deve prevalere, ma il mio progetto di cambiamento”. Crocetta avanza anche il sospetto che possa esserci la mafia dietro all’incidente dello scorso meso all’auto di scorta che faceva parte del suo corteo di blindate. Il governatore dice di avere dei “dubbi” su quanto accaduto lungo la Siracusa-Gela, “tuttavia – ammette – non posso provare nulla. Ricordo di aver pensato quanto sarebbe stato ingiusto se la mia guardia del corpo fosse morta”.

Sulla lotta a Cosa nostra arriva una certezza (“sconfiggeremo i mafiosi di oggi, questo è certo”), ma anche un’amara constatazione: “La mafia muta nel tempo come un camaleonte. Adesso è più attiva nella politica e nel mondo degli affari rispetto a prima. E’ diventata meno ‘visibile’, ma si è internazionalizzata e per questo abbiamo bisogno dei paesi europei, tra cui la Gran Bretagna, per estendere il reato di associazione mafiosa anche all’estero. La mafia è una minaccia come Al Qaeda” .

Nell’intervista anche un vago riferimento alle vicende della politica regionale, con il governatore che utilizza la consueta metafora del Gattopardo per scagliarsi contro i “leopardi” della politica siciliana (“leopards of the political class” nel testo originale): “I miei nemici sono loro “, dice.


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