L'allarme di Federalberghi: |"Vuoto il 72 per cento dei posti" - Live Sicilia

L’allarme di Federalberghi: |”Vuoto il 72 per cento dei posti”

Gli albergatori siciliani, riuniti oggi in assemblea, chiedono all'assessore Stancheris un testo unico sul turismo per ragionare in maniera organica. "Crediamo che questo governo - spiega il presidente Nico Torrisi - dia poca attenzione alle nostre tematiche".

CATANIA – 72 per cento. Questa la percentuale media annua dei posti letto vuoti in Sicilia, E Catania non fa certo eccezione. Questo il dato scoraggiante emerso oggi nel corso della’assemblea di Federalberghi, durante la quale gli operatori del settore alberghiero hanno fatto il punto sulla situazione siciliana, e presentato alcune richieste all’assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris. “Allo stato attuale solo il 28% dei posti letto sono occupati – spiega il presidente dell’associazione, Nico Torrisi – una percentuale che, nel 2001 era del 37%”.

Un dato sconfortante che sembra, oltre tutto, destinato a peggiorare dal momento che è previsto addirittura un aumento dei posti letto, con la conseguenza di allargare l’enorme divario rispetto alle percentuali registrate in altre isole del Mediterraneo, come ad esempio le Baleari, dove si registrano percentuali che si aggirano intorno al 75-80% o le Canaria, che si attestano al 45%, o la stessa Sardegna che, pur raggiungendo percentuali simili alla Sicilia – si parla del 33 per cento – viene scelta da un target alto che spende di più. “La situazione è delicata e va affrontata in modo urgente e deciso – continua Torrisi – dotandosi innanzitutto di strumenti efficaci e, soprattutto, mettendo regole certe e facendole rispettare”.

Ad esempio nei confronti dell’extra alberghiero – ad esempio i residence o i  B&B – che ha visto sorgere centianaia di strutture in tutta l’Isola. “L’extra alberghiero non è un problema tout cour – aggiunge Torrisi – ma bisogna che anche queste strutture rispettino le regole e invece spesso, sia a livello fisico che di prezzi applicati, sono praticamente alberghi, senza gli oneri delle strutture alberghiere. Si faccia una battaglia reale contro gli abusivi – sottolinea – a cominciare dagli albergatori”.

Non solo “legalità”, però, tra le richieste degli albergatori, che chiedono alla Regione interventi sulle infrastrutture, anche in relazione alle tratte aeroportuali senza le quali sarebbe zoppa qualsiasi volontà di destagionalizzare o promuovere il territorio, nonché sulle politiche turistiche e culturali. “Noi operatori abbiamo bisogno di capire quale sia la programmazione – continua – e intervenire sulla questione dei posti letto, rottamando ad esempio quelli inutili o riconvertendoli. Turismo e cultura, inoltre, vanno valorizzati per per attirare i turisti, ma servono i grandi eventi. Crediamo invece che questo governo dia poca attenzione alle nostre tematiche”. Per questo chiedono un testo unico sul turismo per ragionare in maniera organica.

“Io ho cercato di riorganizzare la macchina da quando mi sono insediata – risponde l’assessore Stancheris, che ha evidenziato come il turismo sia fondamentale come volano di sviluppo economico. Possiamo arrivare ad attuare il piano del 2005 entro quest’anno – ha aggiunto – e poi ragionare sul testo unico”. Per quanto riguarda la questione dei posti letto, però, sembra che relativamente a quelli già programmati non si possa fare nulla. La Sicilia, in mancanza di politiche di rilancio, sembrerebbe destinata ad aumentare il gap con le altre isole e a vedere quasi vuoti i propri alberghi. “I bandi sono stati predisposti dalla precedente amministrazione – dice la Stancheris – e non si può fare nulla”. L’assessore, sull’argomento, però non va oltre, pur ammettendo che quella dei posti letto è una priorità della Regione.

 

 

 

 

 


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